Bovalino. Terza rottura in meno di un mese alla rete fognaria
- Antonella Italiano
È da più di due giorni che la stazione di sollevamento, sita nei pressi di Villa Afrodite beach, risulta pesantemente compromessa. Lo testimonia il fiume di reflui fognari che ha tracciato il suo corso sulla spiaggia, sfociando indisturbata nel mar Jonio.
Quello dell’impianto consortile Benestare-Bovalino-Casignana-Bianco era già nella sua ideazione un progetto fallimentare, secondo cui i reflui di diecimila abitanti avrebbero dovuto viaggiare, proprio grazie alle pompe di sollevamento, per circa 10 chilometri di Statale prima di raggiungere l’impianto di depurazione sito in contrada S. Antonio nel Comune di Bianco, capofila del sistema.
Numerosi sono stati i guasti registrati fin dalla messa in funzione, e milioni i soldi spesi in interventi riparatori in somma urgenza. Ma le fogne di Bovalino, Bovalino superiore, contrada Pozzo e Benestare non sono mai arrivate a Bianco, se non sporadicamente, finendo disperse lungo il tragitto, nel torrente Malachia, nel sottopasso di Villa Afrodite, nella fiumara Careri.
Da ottobre di quest’anno, e dopo l’intervento di televisioni nazionali, la neo insediata triade commissariale si è adoperata per rimettere in funzione l’impianto, ma per ben due volte si è dovuto intervenire a causa dei cedimenti delle condotte che mal sopportavano le elevate pressioni di lavoro.
In meno di un mese quello registrato oggi sarà il terzo “ecodanno” subito dal nostro territorio.
Ci auguriamo che si intervenga subito, ma soprattutto che lo si faccia senza ulteriore sperpero di soldi pubblici e in modo risolutivo. Il megaimpianto depurativo è una sconfitta, rinunciarci dopo più di dieci anni però potrebbe essere la vittoria.