Brancaleone nel fango
- Bruno Salvatore Lucisano
Non siamo nel fango solo oggi, non siamo senza strade, solo, non siamo senza ferrovia, solo oggi. Noi siamo senza niente, da tempo, da lungo tempo.
Noi, per nostra colpa, scegliamo chi ci deve rappresentare, non per capacità ma per conoscenza o per convenienza. Noi saltiamo da un partito all’altro per sistemarci le cose nostre e non in funzione del bene comune. Noi siamo troppo egoisti, per guadagnarci il rispetto e la solidarietà. Noi abbiamo come motto: “Ad un palmo del mio…ecc.”. Siamo sprovveduti, condizionabili, ricattabili. Siamo sottomessi da politicanti beceri che da anni si fanno i cazzi loro e delle loro famiglie, senza muovere un dito. Siamo succubi di una indifferenza che ci sta piano, piano, uccidendo.
Noi, quando abbiamo la possibilità di scegliere, lo facciamo condizionati dalla famiglia numerosa e non già, dalla capacità degli uomini. Noi per governare un Municipio, una Provincia, la Regione, non scegliamo la persona che ha esperienza, che ha guidato delle aziende, chi è pratico di rapporti interpersonali e di leggi, noi no. Noi, come le antiche tribù indiane, ci facciamo rappresentare dall’incapace di turno che ha la famiglia numerosa. Ed i paesi, i nostri piccoli paesi, sono governati da incompetenti scelti solo per parentela o per amicizia. E se poi sono inetti, non fa nulla.
Noi siamo ancora, per ignoranza, governati da piccoli signorotti, finti proletari, e di chi ha la possibilità di offrire qualche piccolo lavoro o qualche letto in ospedale. Noi siamo ancora schiavi e servi di mezze berrette con la prima elementare. Noi siamo polvere che vola via al primo soffio di vento e, quando il vento diventa bufera, ci rendiamo conto della nostra inutilità.
Quelle pale che oggi i giovani calabresi, i brancaleonesi, mostrano con orgoglio in mezzo a montagne di fango, dimostrando che ci vuole ben altro per farli affondare, spero che un giorno, si possano levare in aria, per far partire una protesta talmente forte ed arrabbiata, che faccia tremare quelle facce da culo che ancora vanno in giro a dirci per chi dobbiamo votare.
In questa sciagura che ha colpito la Calabria, la mia e la vostra terra, c’è ovviamente la mano cattiva ed imprevedibile della natura ma, c’è pure, l’incuria, l’incapacità ed il pressapochismo degli uomini.