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Camminare per conoscere il territorio. Escursione nel torrente Siderone

  •   Pasquale Callea
Camminare per conoscere il territorio. Escursione nel torrente Siderone

Il  cammino è il “mezzo più antico” che l’uomo ha sempre utilizzato per spostarsi ma anche per conoscere, amare ed apprezzare il territorio, i paesi.

I camminatori seguono le proprie esigenze, ricercano le proprie soddisfazioni, che possono essere cose semplici, come la riscoperta di un prato in fiore, l’osservazione di un tramonto, la visita di un  piccolo borgo abbarbicato tra i monti, il fragore di una cascata e ancora i camminatori non hanno fretta, temporeggiano a scattare una fotografia, assaporare un frutto di bosco, a stupirsi di fronte un fossile, a ammirare una colorata farfalla, a riconoscere gli uccelli dal loro cinguettio.

A fine camminata, slacciati gli scarponi e conservato lo zainetto nel bagagliaio, si riparte per la routine quotidiana, con lo spirito rincuorato dalle tante emozioni condivise.

Quest’anno per la prima volta in assoluto accanto ai concerti, eventi gastronomici e caffè letterari sono state organizzate delle escursioni culturali-ambientali nel territorio comunale di Bova Marina.

L’idea è nata in modo del tutto casuale, quando gli organizzatori del comitato spontaneo nato per dare un risveglio all’estate bovese, erano alla ricerca di idee per stilare un calendario di eventi, e così con il mio bagaglio di esperienze ho portato avanti la mia proposta: fare delle escursioni. L’idea subito ben accolta mi ha portato ad organizzare ed a fare da guida escursionistica in tre escursioni.

Nella prima si è andati a visitare la chiesetta di Sant’Aniceto in “loc. Apambelo”, che in greco vuol dire “ex-vigna”, ed ha visto i camminatori impegnati ad un’inerpicata su una rupe di 150 metri di altezza. Il sito è noto da tempo sia per la presenza della piccola chiesa medievale che rientra nella tradizione architettonica della Calabria bizantina che per le tracce di un sito tardo-preistorico e la scoperta di intonaci dipinti da parte dell’équipe dell’archeologo J. Robb nell’ambito del progetto BMAP (Bova Marina Archeological Project) .

La seconda ha visto da protagonista il torrente Siderone, un viaggio a ritroso nel tempo percorrendo grosso modo la strada comunale che collegava Bova “la Chora” alla Marina e che gli abitanti della montagna percorrevano per raggiungere la fiera di bestiame e prodotti artigianali che si svolgeva proprio sul letto del torrente ogni due settimane di Domenica di cui ancora oggi ne rimane traccia dagli anelli infissi nel torrente a cui venivano legati gli animali. Tra flora spontanea e agrumeti,  i camminatori hanno potuto osservare le “sene”(norie), opere di ingegneria idraulica, che servivano a captare l’acqua della falda per portarla in superficie ed infine in località “Characa”, dal greco “fossato”, i famosi archi costruiti a strapiombo su cui passava questa strada.

La terza ha avuto come meta “lo schiccio di Peristera”, dal greco “luogo di colombi”, nella fiumara San Pasquale. Percorrendo la fiumara verso l’interno, oltre ad altri rudere di “sene”, i camminatori hanno potuto ammirare uno dei tanti mulini ad  acqua che costeggiano la fiumara ed infine lo spettacolo offerto dallo “schiccio”: un salto d’acqua di circa 25 metri alla cui pozza si è potuta ammirare qualche trota e granchi di acqua dolce.

Camminare per conoscere e valorizzare ogni angolo nascosto e incontaminato del nostro comune: questo l’obiettivo con cui è nata la mia idea per l’estate 2013, ed a non pensare che Bova Marina, in estate, ci può offrire solo e soltanto il mare, ma anche delle giornate di escursioni alla riscoperta del patrimonio culturale e ambientale.


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