Confesso, anch'io sono vegetariano
- Ruggero Calvano
Dunque se volete fare un favore a un albero uccidetemi, questo il tono di una battuta che circola in questi giorni sulla rete. Io non ho un piano, semplicemente sono un pazzo. Cerco ogni settimana di inimicarmi qualcuno, mi piace sentirmi un martire. Tocco questi o quelli, mai un singolo che sarebbe troppo poco. Vado per categorie, sette, gruppi organizzati o uniti da comuni nemici o fobie. Stavolta sparo grosso. Tocco la comunità più grande al mondo, i carnivori, quelli che da che l’uomo sta sulla terra continuano a privilegiare l’istinto alla ragione. Non voglio certo criminalizzarli. Ognuno si comporti come vuole e mantenga le abitudini che crede. Non ironizzi però su quelle altrui. Discettare sulla scelta vegetariana ci porterebbe su un terreno scivoloso e talmente vasto da non poter essere affrontato in una rubrichetta settimanale come questa. Voglio raccontarvi come sono diventato vegetariano. Mi hanno regalato un cane, col quale vivo ogni mio giorno da anni. Senza rendermene conto, pian piano ho eliminato la carne dalla mia dieta. Forse, mi dico, perché era stupido vivere con un animale, dargli e ricevere affetto e portare in tavola un altro animale. E’ che sono certo che il mio cane abbia un’anima. Mettere sotto i denti l’anima mi causava turbamento. Ho smesso, non faccio ad altri colpe ma non sopporto che altri le facciano a me. E penso che anche le piante un’anima debbano averla, anche questo mi turba. Vorrei vivere solo d’aria e cercherò di farlo. Sono un pazzo e saranno fatti miei. Se qualcuno pensa che deridermi sia bello lo faccia. Attenti però che anche il mio cane è strano. Anche lui va avanti a latte e fagioli, però è un mastino fonnese ed è convinto che io sia un bene supremo da custodire e se proprio mi volete ammazzare fatelo con prudenza. I suoi istinti potrebbero svegliarsi, e voi che fate battute senz’anima non costituireste uno strappo alla sua dieta. Se proprio volete fare un regalo a un albero mangiatene i frutti, sono alla fine di un ciclo vitale ma un po’ di vita ve la potrebbero trasmettere, attenuandovi l’istinto e sviluppando la ragione.