Discarica Casignana. Bianco ottiene una nuova ordinanza: arriva il Prefetto, si indaga su Arpacal
- Antonella Italiano
Nonostante le disposizioni urgenti emesse dal Tar il 9 novembre 2015, i lavori di messa in sicurezza alla discarica di Casignana sono iniziati con ritardo, hanno proceduto male, e non hanno allontanato il rischio di inquinamento ambientale.
Nonostante le confortanti dichiarazioni del governatore Oliverio, elargite senza parsimonia in conferenza stampa a Locri il 16 novembre 2015, questi lavori portano il nome di “Messa in sicurezza per ampliamento”, il che stride non poco con «A Casignana non arriverà più neanche un chilo di rifiuti».
Nonostante la discarica abbia dato evidenti prove di instabilità, tanto da farne scaturite il sequestro preventive il 13 ottobre 2015, sulle Linee guida per la rimodulazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Calabria, approvate il 21 ottobre (otto giorni dopo) con delibera di giunta regionale numero 407, a Casignana è stata stimata una capacità residuale di 200mila metri cubi di rifiuti.
Delibera poi passata dalla Quarta commissione, proprio questo 25 novembre, con “parere favorevole”.
Andiamo oltre.
Nonostante tutti, è sempre (e solo) il comune di Bianco, rappresentato dall’avvocato Ferdinando Parisi, a chiedere e ottenere dei provvedimenti concreti sul sito.
La grande vittoria di ieri è la nomina come Commissario ad acta del Prefetto di Reggio Calabria, il che fa sperare che il fetore dei rifiuti venga spazzato via (finalmente) dal vento fresco della giustizia. Altra grande vittoria sarà la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Locri, che si esprimerà sul cattivo operato di Arpacal.
Queste le dichiarazioni dell’avvocato Parisi: «Probabilmente è stata messa la parola fine alla questione della messa in sicurezza della bomba ecologia che sovrasta il nostro territorio, considerato che fino ad oggi, nonostante gli obblighi sanciti dai provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, le autorità preposte non hanno provveduto a realizzare le opere necessarie ad eliminare la grave situazione di pericolo. A seguito dell’udienza di ieri dinanzi al Tar di Reggio Calabria, in accoglimento delle mie istanze quale Legale del comune di Bianco, il Giudice amministrativo ha emesso nuova Ordinanza cautelare con la quale ha ribadito la necessità ed urgenza dell’immediata messa in sicurezza del sito della discarica di Casignana. Considerata l’inadempienza da parte di Arpacal a seguito dei provvedimenti emessi in precedenza, il Tar ha nominato Commissario ad acta il Prefetto di Reggio Calabria. Ha disposto, inoltre, la trasmissione degli atti di causa alla Procura della Repubblica di Locri al fine di valutare la sussistenza di eventuali reati. I lavori dovrebbero, quindi, iniziare al più presto con la garanzia dell’autorevolezza di S.E. il Prefetto».