Il giro delle cinque fonti
- Ruggero Calvano
Se volete un’acqua diuretica, che vi faccia smaltire i liquidi e purificare l’organismo, oltre alle acque della salute pubblicizzate in tv, ne avete diverse e a costo zero. In Aspromonte. Un girotondo di cinque chilometri, con sosta in cinque diverse fonti, con cinque acque, ognuna dalle peculiari doti. Una sana sudata, una bella sgambata e addio ai residui tossici di un’estate border line dal punto di vista salutistico. Si parte dall’acqua amarognola dell’ontano, che sa di liquirizia. Un chilometro fra i pini e si arriva all’acqua della malia, che abbassa la pressione e rimette in riga il battito cardiaco, annullando in un baleno il senso di vertigine dello stacco mare monti. Un altro chilometro fra i lecci ed ecco l’acqua del pisciatore, che senza bisogno di traduzioni evoca fiumi di plin plin, buoni a disperdere a terra ogni veleno. Altro miglio scarso fra i larici ed ecco l’acqua del coltello, che taglia a fette ogni residuo di cibo presente ancora nello stomaco. Una fuga rapida fra le felci per espletare il bisogno parallelo alla plin plin, e giù fra le querce fino all’acqua dell’ortica che distende la pelle e, pare, fa ricrescere i capelli. Cinque chilometri in tondo e siete altre persone. Fanciulli in fiore dal petto turgido e dalle vite sottili. Pronti a un’abbuffata memorabile. E nel caso in cui esagererete con cibi e vini, nessuno vi vieta, dopo un pisolino ristoratore, di ripetere il giro. E altro che suore, modelle, passeri e calciatori. Cinque miglia scarse di salute e cinque litri abbondanti di acqua nelle viscere. Tutto a costo zero. Ma questo è un consiglio per gli acquisti che non vedrete mai in tv.