Il Palazzo sul gas decide a porte chiuse
- Ruggero Calvano
Il palazzo ha paura. La Regione sul gas decide a porte chiuse, blinda la sede del consiglio con misure di sicurezza inutili, fuori non c’è nessuno a protestare, e come era stato annunciato dai comitati del no al rigassificatore di Gioia Tauro i movimenti saranno assenti per evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione dopo le minacce, condannate duramente dai coordinamenti, delle scorse settimane. In Regione sfileranno le autorità, che dovranno esprimere il loro parere sull’opera, presente anche la società, LNG, titolare del progetto. Il popolo non ci sarà per non disturbare il manovratore, ma le scelte della politica, come sempre, ricadranno sul territorio e il suo ambiente.