Bova. Viaggio nel tempo tra storia e natura
- Francesco Violi
La voglia di percorrere un viaggio a ritroso nel tempo in un ambiente naturalistico e suggestivo ha spinto gli organizzatori dell’ “E…State con Noi – Bova Marina 2013” ad ideare e programmare una serie di escursioni in luoghi ritenuti, dagli storici, di fondamentale importanza al fine di comprendere le origini e lo sviluppo dell’Area grecanica.
Natura e storia, dunque integrati per soddisfare quella sete e fame di ambiente, sport e cultura che contraddistinguono l’appassionato del mondo greco-calabro e non solo.
Nonostante un caldo afoso, quindi, la carovana degli escursionisti si è mossa verso l’entroterra raggiungendo la località di Apambero a circa due kilometri dal centro abitato di Bova Marina. Giunti ai piedi del crinale roccioso sulla cui sommità vi sono i resti di un’antica chiesa dedica a Sant’Aniceto, subito imponente è apparso il dislivello stimato in circa 200 metri. Il sentiero, impraticabile fino a qualche anno fa a causa delle continue erosioni alluvionali ha rappresentato, dunque, la sfida tra la natura e l’uomo, tra la voglia di apprendere ed i misteri della storia, tra la conquista ed il raggiungimento dell’obiettivo. In mezzo a tutto ciò, la natura ha dimostrato il suo essere perfetta. Panorami mozzafiato hanno espresso l’armonia di uno sposalizio con i forti colori ed unici profumi della “spolassia” (Calicotome spinosa), della“Camarrunia” (Euphoria dendroide), della “Bucissa” (Cistus monspelliensis) e della “Chamabucissia” (Cistus incanus).
Raggiunti la cima del crinale, maestoso è apparso il rudere dell’antica Chiesa, di origine medioevale, dedicata a Sant’Aniceto a pianta regolare ad unica navata con abside sporgente rivolto ad oriente con due piccole nicchie laterali sulla parete absidale, in funzione di prothesis e diaconicon. Sicuramente l’edificio era diviso in due piani mentre per la costruzione dei muri perimetrali era stata usata pietra locale.
Recenti studi hanno confermato che la costruzione avvenuta ad opera di monaci basiliani tra il 1000 ed il 1200 d.C. è stata fatta su una struttura già preesistente. Lo confermano gli scavi per mezzo dei quali sono stati rinvenuti, inoltre, resti di epoca greca, con tegole, frammenti di pithos e altri frammenti di vasi che confermano la presenza di insediamenti nel sito in periodo arcaico e classico.
Alle parole esperte della guida Pasquale Callea, hanno fatto da cornice gli innumerevoli momenti di festosità, di condivisione, e di allegria, elementi che hanno reso unico un viaggio nella storia tra la terra ed il cielo.