Menu
In Aspromonte
Cinema: Il docufilm “Terra mia” da San Luca ad Altamura

Cinema: Il docufilm “Terra mia…

di Cosimo Sframeli - ...

Recovery: UeCoop, per 80% imprese Calabria aiuti solo fra un anno

Recovery: UeCoop, per 80% impr…

C’è un clima di sfiduc...

Bovalino: La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dott.ssa Racco, scrive alle autorità competenti in merito alla situazione scuola, al fine di evitare un sacrificio ingiusto ai bambini calabresi

Bovalino: La Garante per l’Inf…

La Garante per l’infan...

Coldiretti, nubifragio nel crotonese: «dopo la grande paura il bilancio dei danni sarà pesante»

Coldiretti, nubifragio nel cro…

I violento nubifragio ...

Coldiretti, in vigore l’etichetta Made in Italy per i salumi. La trasparenza che tonifica l’economia calabrese ed è valore aggiunto per i suinicoltori

Coldiretti, in vigore l’etiche…

Adesso non conviene ba...

Bovalino, conclusi i lavori di ampliamento della Scuola dell’Infanzia di Borgo e di riqualificazione con messa in sicurezza del plesso scolastico

Bovalino, conclusi i lavori di…

L’Amministrazione Comu...

Federaccia e AA.VV. Calabria sulla VINCA al Calendario Venatorio 2020-2021

Federaccia e AA.VV. Calabria s…

Reggio Calabria 2 nove...

Coldiretti Calabria, i cinghiali sono troppi: la Regione intervenga con piani di abbattimento selettivi

Coldiretti Calabria, i cinghia…

Ci sono troppi cinghia...

Artigiani e produttori insieme al Parco dell’Aspromonte ad Artigiano in Fiera

Artigiani e produttori insieme…

Oltre un milione di vi...

Nel Parco dell’Aspromonte vive una delle querce più vecchie del mondo

Nel Parco dell’Aspromonte vive…

Una Quercia di oltre 5...

Prev Next

Cose dell’altra Locride...

  •   Rocco Palamara
Cose dell’altra Locride...

Da un articolo  di Lotta continua del 21 novembre 1972 in relazione alla RIVOLTA DI AFRICO  del novembre 1972 –  71 denunciati, 13 arrestati, 50 circa i feriti tra i rivoltosi  e 16 tra poliziotti e carabinieri. 

Intervista con un compagno di Africo dopo gli scontri:

D. - Qual è la situazione dell'occupazione ad Africo?

R. - Ci sono trecentosettantacinque disoccupati iscritti all'ufficio collocamento, oltre a quelli che non sono iscritti: settecento famiglie emigrate, e quattrocento emigranti pendolari che vanno e vengono la maggior parte dalla Germania.

D. - Come funziona l'ufficio collocamento?

R. - I collocatori sono due, il capo è fascista e s'è portato alle elezioni comunali a Locri, nel MSI: è legato a mafiosi e teppisti del luogo, recentemente uno preso per una rapina s'è difeso dicendo che stava invece a casa di questo collocatore. Sono questi due collocatori che svolgono la rappresentanza degli operai, scegliendo sei persone tra le più asservite: e il popolo non gli riconosce qualità di rappresentanti, perché non eletti dal popolo. Quindi tutto funziona abusivamente.

D. - Per quale motivo sono esplose le ultime lotte?

R. - La forestale di solito occupa settanta, ottanta operai per due mesi all'anno. Ultimamente ha minacciato di chiudere i cantieri, e questa è l'unica fonte di lavoro di Africo. Nello stesso momento è cominciato l'anno scolastico, ad Africo siccome c 'è disoccupazione tutti vanno a scuola, gli studenti sono circa un migliaio. E' incominciata la lotta per avere viaggi e libri gratis: gli studenti di Africo vanno a Bovalino, Locri, Siderno, Gioiosa, Roccella, sulla jonica, poi a Reggio e quelli che vanno all'università devono andare fino a Messina. Quindi i viaggi incidono moltissimo sui bilanci familiari, dalle 2500 alle 5000 lire al mese per studente, per chi va a Messina di solo viaggio sono 7500 lire.

Dopo un'assemblea di operai e studenti alla Camera del Lavoro - ma i sindacalisti non c'erano e tutto s'è svolto al di fuori dell'organizzazione sindacale - si è deciso di occupare i binari della ferrovia e la stazione di Africo. Siccome ad Africo non ci sono fabbriche e non ci sono uffici statali, l'unica forma di lotta possibile è il blocco delle ferrovie e della strada, e l'occupazione del Municipio. E' l'unico modo di dare fastidio al sistema. Per questo i sindacalisti non erano d'accordo, e non si sono fatti vivi, hanno lasciato fare.

Le prime ore dell'occupazione della ferrovia sonò andate bene: i capotreni sono scesi a bere il vino con noi; è venuto dopo quattro ore che occupavamo il commissario Fera e ha detto: "ve ne volete andare? "  Il popolo gli ha risposto no, e se ne è andato lui.

Abbiamo occupato per nove ore, dalle sette del mattino alle quattro del pomeriggio: i viaggiatori dei treni erano studenti pendolari quasi tutti, e si sono associati a noi perché era una lotta che li riguardava.

 D. - E quando è arrivata la polizia in forze?

R. - Sono arrivati quando abbiamo cercato di occupare il Municipio. Prima il Municipio era difeso da una cinquantina di uomini, non erano arrivati ancora i rinforzi. Il terzo giorno l'occupazione del municipio è riuscita, eravamo studenti e operai, ancora i sindacati non si sono fatti vivi. ogni sera facevamo un'assemblea popolare. Il quarto giorno facciamo i blocchi stradali; intanto si erano mobilitati gli studenti di Siderno e Locri, del collettivo anarchici della zona e altri compagni: a Locri si è fatto un corteo, che si è concluso con un comizio. Intanto ad Africo si era occupata la superstrada ionica 106, quella che porta da Reggio a Taranto. Ma ormai ad Africo c’era tutta la squadra politica della Questura di Reggio e un migliaio di poliziotti, in un paese di quattromila abitanti. Hanno caricato senza nessun preavviso, fascia tricolore, squilli di trombe, niente: sono scesi dai camion e hanno cominciato a menare. Gianni e Bruno Palamara, fratelli di Rocco, furono riconosciuti alla stazione di Bianco, dove avevano bloccato un treno, e il capitano dei carabinieri di Locri, Rocco Di monte, gridò a Gianni: "A Lei, a lei! Lo sa che ha tre denunce, e fra poco diventeranno cinque, ed è pronto il mandato di cattura anche per suo fratello Bruno ... e magari suo padre, e suo fratello Antonio!

A questo punto sono stati arrestati due compagni studenti, Bruzzaniti Antonio e Camagna Annalisa. In occasione dell’interrogatorio di questi due compagni, il procuratore della Repubblica di Locri, quello stesso che ha rinviato a giudizio Rocco, Bruno e Gianni Palamara, e gli altri compagni, ha detto: " lo qui volevo i Palamara e non voi ", e si rivolgeva al capitano, incazzatissimo.

D. - E in tutto questo i sindacalisti e il PCI che facevano?

R. - Dopo la carica e dopo gli arresti sono arrivati in forze, compresi gli onorevoli PCI Tripodi e Catanzariti, e si sono impegnati a fare uscire tutti i fermati e gli arrestati: poi vi è stato un accordo tra sindacalisti e magistratura per ottenere la sospensione dei mandati di cattura, a patto che i disordini cessassero. Intanto una delegazione del popolo di Africo era andata a parlare col prefetto di Reggio ed aveva ottenuto la promessa di un milione e mezzo per biglietti del treno e libri agli studenti, e di ottanta posti di lavoro alla Forestale per i disoccupati. L'assemblea ha respinto l'offerta degli ottanta posti di lavoro, mentre i sindacalisti volevano accettarla. Del resto, il capitano ha detto che è " il prete" che non vuole l'occupazione ad Africo.

Un altro dei motivi della lotta sono le case: c’è gente che dopo l'alluvione del '1951 aspetta ancora una casa, vivendo nelle baracche umide e pericolanti. Inoltre gli operai della forestale sono costretti a dormire, in Aspromonte, in capanne di frasche che si arrangiano da loro, mentre i capisquadra hanno le case. E' stato chiesto anche il lavoro per tutti gli emigrati.

Abbiamo cacciato a pugni e calci il sindaco, mafioso, della lista civica sostenuta da Don Stilo che, travestito da scioperante, voleva entrare all'assemblea della Camera del Lavoro.

Martedì scorso infine si è fatta una manifestazione unitaria di tutti i paesi della Jonica, per la quale il PCI si era impegnato a mandare pullman di lavoratori e studenti da Locri e da Siderno. Ma i pullman non sono arrivati e quelli del PCI all'ultimo hanno detto che non avevano i soldi per noleggiarli


  • fb iconLog in with Facebook