I Bronzi e le facce di bronzo
- Bruno Salvatore Lucisano
I Bronzi di Riace, ostaggio della ndranghita. E adesso lo Stato (perché sono dello Stato), pagherà il riscatto dovuto per liberarli e finalmente dargli una nuova veste, considerato il tempo che sono stati ignudi. Ma soprattutto, dargli un nuovo luogo, più accogliente, più consono al loro prestigio, al loro valore e alla loro resistenza, all’acqua, per più di duemila e cinquecento anni e, alle cazzate dei critici d’arte, per più di quarant’anni, il tempo che è passato da quando sono venuti a galla! Quindi è meglio trasferirli a Milano per farli vedere ai visitatori di tutto il mondo. Le statue dei guerrieri, dopo essere state restaurate, prima a Reggio e poi a Firenze, il Presidente Pertini le volle al Quirinale, dove sono state visitate da migliaia di persone. Una volta a Reggio Calabria tra 1981 ed il 1982 (anni in cui la ndranghita era presente), i Bronzi sono stati ammirati da oltre un milione di visitatori!
Eppure, la distanza tra Reggio e Milano è la stessa. A parti inverse, cioè l’Expo a Reggio, noi a Milano, avremmo potuto chiedere qualche quadro di valore o il Castello Sforzesco (difficile da trasportare), che non sono certo ostaggio della ndranghita, perché a Milano, la ndranghita ha altro a cui pensare. Se c’è una cosa che invece è ostaggio della ndranghita è il cervello di Sgarbi, quello si!
Uno dei bronzi raffigura Tideo, eroe dell’Etolia, figlio di Ares. L’altro sarebbe Anfiarao, guerriero che profetizzò la propria morte a Tebe. Ecco, Tideo o Anfiarao, non so chi dei due, ha avuto un’occasione storica, quella di ritrovarsi il critico d’arte a portata di canna ma, non avendo avuto il segnale dal capo locale, si sono ben guardati dal pisciarlo in testa!
Ecco, se anche i Bronzi sono degli ndranghetisti, o retaggio della ndranghita, portateveli a Milano, tanto due in più, due in meno, per noi non cambia molto.
Per la storia, secondo gli esperti, le due statue forse facevano parte di un gruppo di bronzi collocato nella piazza principale di Argo, un monumento agli eroi che fallirono nella conquista di Tebe, e ai loro figli che riuscirono poi nell’impresa. Il gruppo di Argo comprendeva dunque i bronzi di Riace e altre statue, una quindicina in tutto, sembra in viaggio verso Roma.
Ecco Sgarbi, eterno nominato, vatti a pescare gli altri tredici, portateli a Milano e non rompere i bronzi. Anzi, se li trovi gli altri tredici, portateli a Roma dove, sembra, fossero diretti! Lì al massimo, saranno ostaggio della politica che della ndranghita è complice e maestra.