“L’Apprezzo dello stato dei Carafa” di Carmine Laganà
- Carmine Verduci
Il volume si è rivelato un grande successo di vendite, ottenute sia in Italia che all’estero, si tratta di una raccolta di documenti scritti dal Regio Ingegnere Mario d’Urso, che su incarico del Sacro Regio Consiglio visitò tutti i feudi della famiglia Carafa che rischiavano di essere messi all’asta per debiti contratti dagli stessi duchi. Compito dell’ingegnere quello di descrivere con dovizia di particolari tutti i centri abitati di dello “stato”: Sambatello, Diminniti, San Biagio, Bruzzano, Staiti, Brancaleone,Gallico, Casalnuovo, Ferruzzano, Santa Domenica e San Giovanni, descrivendo nei minimi dettagli: Torri, Castelli, Chiese, beni materiali e immateriali dei casati e delle nobili famiglie dell’epoca, Feudatari, Duchi e Marchesi, oltre ad una minuziosa descrizione della vita contadina e dell’economia locale di un tempo. Non bisogna dimenticare che la descrizione delle popolazioni veniva fatta perché il capitale umano equivaleva a capitale economico.
Un viaggio affascinante, che costringe involontariamente il lettore a calarsi in un epoca lontanissima, 325 anni fa. Elementi inverosimili, che riscrivono la storia sino ad oggi conosciuta, riportando alla veridicità degli eventi attraverso questi documenti trascritti senza traduzione alcuna. L’autore ha preferito non “sciogliere” le abbreviazioni del testi originale per non alterarne il testo. Essenzialmente il libro si dimostra un grande contributo alla storiografia locale, che non trae conclusioni, ma riporta la veridicità accertata da fatti, personaggi, luoghi, denominazioni e toponimi. Qui troviamo un intenso lavoro, frutto di oltre venticinque anni di ricerca, su cui Laganà si concentra costantemente. Tra i 25.000 documenti della sua collezione, che riguardano tutti i 409 comuni della Calabria, si evince, un territorio diverso, fiorente di moltissime attività produttive, oggi scomparse, ma di cui si erano anche perse le tracce, a causa delle numerose inesattezze fino ad oggi riportate involontariamente, forse da traduzioni affrettate e spesso travisate.
L’Apprezzo è un documento d’archivio offerto ai lettori come originale, che dà la possibilità di conoscere lo stato della vita sociale del tempo, oltre ad un territorio completamente e sconosciuto, diverso da ciò che conosciamo oggi. Il successo delle vendite ottenuto all’estero, dimostra l’importanza di questo straordinario contributo storico, che non si avvale di leggende o considerazioni, ma si avvale essenzialmente della ricerca attraverso ciò che l’ingegnere Mario d’Urso ha trascritto durante le sue perizie sui luoghi da lui visitati. In questi giorni, l’editore (Pancallo) ha provveduto ad una ulteriore ristampa visto l’incessante richiesta da parte dei ricercatori di storia, Sindaci e privati che hanno fatto esaurire le copie in Libreria, costringendolo anche a mettere il libro in vendita on-line.
Carmine Laganà, architetto presso la multinazionale IKEA, vive a Milano, ma è originario di Palizzi, sin da giovane è spinto dalla voglia di conoscere la storia della regione e del Regno di Napoli, voglia che col tempo diventa passione, un intenso lavoro di ricerca presso tutti gli archivi nazionali ed internazionali, abbinando al suo importante lavoro e formazione professionale, a questa missione che lui reputa “malattia del conoscere”, e che oggi lo colloca anche sullo scenario Calabrese che comincia ad interessarsi alle sue enormi conoscenze acquisite con gli anni.
Carmine Laganà non ama tanto parlare di se, egli dice: “ la ricerca è la mia vita, ed ogni giorno ho necessità di scoprire almeno un nuovo aspetto storico”.Pubblicando questo volume non certo egli punta al successo o a riconoscimenti prestigiosi, ma mi rivela: «Credo sia un contributo, un atto dovuto alla terra delle mie origini, molto si dice, e si è scritto fino ad oggi, trovo che in alcuni casi notizie, e fatti vengano riportate erroneamente, questo non per incompetenza, ma per errori di trascrizione, ed interpretazioni, e spesso da esagerati campanilismi che alterano la storia piuttosto che rivelarla, mediante questo libro, spero si possa far chiarezza su tanti punti oscuri delle vicende accadute nell’epoca, così da dare un nuovo materiale a tutti coloro che vorranno approfondire diverse tematiche. Definisco questa pubblicazione solo un punto di partenza non di arrivo, non si possono scoprire e trovare documenti interessanti se non si studia prima la legislazione del periodo che si intende approfondire».
Ricerche sistematiche di questo tipo portano a “verità ed inediti” sorprendenti che adesso attendono di essere rivelate ai lettori, che sempre più numerosi attendono di conoscere fino in fondo, la Calabria, i Calabresi, ed i loro antenati; discendenti di una cultura millenaria che speriamo presto di approfondirle, in altre prossime pubblicazioni, che di sicuro si riveleranno incredibili e rivelatorie.