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La Fontana della Rocca a Staiti

  •   Redazione
La Fontana della Rocca a Staiti

di Fortunato Stelitano - Chi si trova a visitare Staiti non può non fare un salto fino all'area belvedere sita lungo il confine orientale del centro storico. Durante le calure estive, appena usciti quindi dal circuito del paese, superate le ultime case oltre il Palazzo Municipale, ci si accorge subito che la temperatura dell'ambiente diventa gradualmente un po' più sopportabile, se non addirittura fresca; questo punto del paese, collocato lungo la via Trieste, è noto a tutti ormai da secoli come la Fontana.

Basta poco per rendersi conto che si tratta di un sito abbastanza datato, collocato lungo una delle poche zone del paese ricche di acqua, risorsa importantissima soprattutto al tempo in cui quella potabile non era ancora giunta nelle abitazioni.

Le maschere apotropaiche che si possono ammirare avevano la funzione di tenere lontani gli influssi maligni, proprio lungo una delle quattro storiche vie di accesso al borgo, certamente una delle più importanti che un tempo collegava Staiti agli altri paesi della Locride.

Prima testimonianza del sito la rinveniamo nella Platea dell'Abbazia di Santa Maria de' Tridetti del 1741. In essa individuiamo con facilità la contrada Fontana, così come quella sotto la Fontana delli Grutti, oppure quella sopra le rocche della Fontana delle Grutte. Visionando la Pianta topografica del 1783 possiamo confermare che la contrada Li Grutti comprendeva il sito della nostra Fontana e anche il successivo quadro d'unione del Comune di Staiti mantiene il toponimo Grotte al foglio 11.

Sulle caratteristiche della sorgente abbiamo poi documentazione grazie all'Apprezzo del 1689 che sostiene a più riprese la bontà delle sorgive presenti a Staiti, alle quali attingevano acqua anche i cittadini dei paesi vicini come Bruzzano e Motticella: … l'aria di detto Casale, è di buonissima qualità como anco le acque scaturendo da montagne de pietra viva … .

Cosa che in pochi sapranno è che la stessa Fontana e i terreni adiacenti erano di proprietà della Badia de' Tridetti e gestiti dalla Chiesa locale, ovvero dalla Cappella del Santissimo Sacramento dentro la Chiesa Arcipretale di Santa Maria della Vittoria:

La Venerabile Cappella del SS.mo Sagramento tiene … orto in contrada la Fontana con alberi fruttiferi … .

Il Catasto onciario di Staiti del 1745 non registra nessuna contrada denominata Fontana poiché quel luogo si trovava oltre il territorio dell'Università; si rinviene traccia invece in quello della Terra di Bruzzano.

Quindi, tanto per fare ordine, la nostra Fontana, fino al Decennio francese, pur all'interno del corpo feudale ecclesiastico della Badia de' Tridetti, in fatto di giurisdizione civile era compreso all'interno dei terreni di Bruzzano e gestita in modo diretto dalla Cappella del Santissimo Sacramento di Staiti per mano degli esponenti della Chiesa locale nella persona del suo arciprete.

Altra notizia sul manufatto risale al 1852, anno in cui il Comune di Staiti chiese conto ai familiari di don Lorenzo Musitano del contributo elargito al religioso quando era ancora in vita al fine di effettuare alcuni lavori di restauro della nostra Fontana: … nel 1849 ebbe da quel Comune D. 28 per fare acconci nella Chiesa e nella Fontana, ma che ciò non fece per la sopraggiuntagli  morte.

Il contributo non era stato utilizzato poiché il sacerdote venne coinvolto nelle vicende politiche del tempo, morendo l'anno dopo presso le carceri di Reggio.

La Fontana continuò a esercitare il suo compito fino ai giorni nostri, diventando luogo d'incontro e di socializzazione, nonché meta di passeggiate serali soprattutto nei mesi estivi.

Durante i recenti lavori di recupero del sito una delle due maschere apotropaiche è stata purtroppo erroneamente distrutta e non ancora sostituita.                                                                                                 


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