La prevenzione, il Kalura e le pelli

Il Commendatore della Catona appena ha visto arrivare una macchina dei carabinieri, ha iniziato a correre lungo il sentiero che porta alla vicina campagna. I carabinieri, insospettiti da quello strano comportamento, hanno preso ad inseguirlo fino a quando, il Commendatore sfinito, non si accasciò atterra facendosi ammanettare.

Il maresciallo dopo il controllo dei documenti che erano in regola, ha chiesto al Commendatore come mai, alla vista dei carabinieri, è scappato, visto che tutto era in ordine e, lui di rimando: “Maresciallo, per maggiore sicurezza!”.
Questa breve introduzione per far capire che è meglio prevenire le cose ed è proprio della prevenzione che vi voglio accennare. 
Si può fare un sequestro preventivo di un locale di cinquant’anni per vedere se i documenti sono a posto o forse perché i documenti mancano proprio. C’è la carcerazione preventiva, in attesa di giudizio che, in molti casi, ci mette del tempo ad arrivare. Si possono prevenire le malattie con una giusta alimentazione.
La prevenzione, in sintesi, è l’insieme di azioni finalizzate ad impedire o ridurre un determinato rischio.
Ora, certo, c’era il rischio che il popolare Lido “La Kalura”, messo sotto sequestro in questi giorni potesse prendere la via del mare e scappare. O che scappassero i proprietari che pure loro sono lì da cinquant’anni, magari usando una delle tante barche di migranti che arrivano da quelle parti, senza soluzione di continuità. Una misura preventiva ha chiuso il locale tra Villa e Reggio, fino a quando non saranno bene controllate le carte.
Sembra che la struttura sia priva dei permessi a costruire oltre ad altre violazioni.
A questo punto qualcuno (io), può giusto pensare che forse, sarebbe stato meglio arrestare quanti in cinquant’anni non hanno fatto i controlli o non li hanno fatti bene. Ma questa, è un’altra storia.
E, a proposito di prevenzione, stavo pensando se per caso, non fosse giusto sequestrare tutte le cornamuse e i tamburelli, controllando bene se le pecore, le capre, i capretti, i conigli, i gatti, hanno dato la loro autorizzazione all’uso della loro pelle per diventare strumenti. Se sono morti di morte naturale o ammazzati e via di questo passo.
In questo modo, diminuirebbero in un solo colpo, la tarantella e i tarantolati, che sono oramai diventati più numerosi delle lumache, ad ottobre.