Libri. "Crotone nel Settecento" è la nuova opera di Vincenzo Cataldo
- Redazione
Lo studio dei catasti onciari, intrapreso da molti studiosi calabresi negli ultimi decenni, ha aperto la strada ad un serio approfondimento della storia economica e sociale della Calabria moderna. Vincenzo Cataldo, specialista del settore, ha di recente pubblicato un ennesimo volume sui questo tipo di documentazione dal titolo Crotone nel Settecento. La città, il grano, il mare, edito da Franco Pancallo.
Questo lavoro pone una lente d’ingrandimento sulla Crotone del Settecento; una città proiettata a diventare il collettore di una vasta area cerealicola in grado di confrontarsi validamente con le economie del Mediterraneo. In questa realtà prendono vita singoli individui impegnati a sopravvivere alle asperità della vita quotidiana; professionisti ed artigiani proiettati in logiche economiche per ottenere riconoscibilità e ricchezza. Più in alto, nobiltà e clero sono legittimati a dominare la città, forti della loro posizione privilegiata e del loro potere economico.
La ricostruzione del tessuto sociale crotonese è stato realizzato grazie all’intreccio di diverse fonti documentali: il catasto onciario, i protocolli notarili e gli esiti delle vendite operate dalla Cassa Sacra a fine Settecento. La lettura dei documenti ci riconsegna una descrizione assonometrica fatta d’interazioni in cui spesso si individuano problemi, vissuti famigliari; una trama quasi invisibile da cui si dipana la memoria storica crotonese.
L’analisi del catasto onciario di Crotone, considerato come fonte privilegiata in questo lavoro, ha permesso di entrare nella spina dorsale della città; ha consentito di approfondire le dinamiche famigliari e sociali di un centro in pieno sviluppo commerciale determinato dal porto e dall’agricoltura. L’interpretazione dei dati ha concorso a delineare uno scenario inedito della vita economica e sociale di Crotone “com’era” nel 1743, pervenendo alla conoscenza delle attività lavorative dagli abitanti, dei loro redditi, della suddivisione sociale, delle abitudini e degli aspetti più eterogenei della vita quotidiana dei crotonesi.
Il testo prodotto descrive la città per com’è stata, con le sue strade, con la realtà oggettiva e soggettiva. Le espressioni rappresentano lo spazio, la grandezza fisica, l’umanità, la consistenza sociale e demografica, le prestazioni economiche. I dati statistici narrano le ascese e i declini di intere famiglie, le opportunità, i rischi, le fatiche quotidiane e gli eventi antichi e moderni. Gli indicatori economici riflettono il passato e il presente degli aggregati domestici e dell’intera comunità crotonese.
La consultazione di un cospicuo numero di protocolli notarili, ha permesso di osservare gli elementi sociali nella loro evoluzione in senso diacronico. Attraverso gli atti consultati sono stati rintracciati nuclei famigliari, presenti nel catasto, in atto di effettuare un capitolo matrimoniale, una vendita o un testamento. Ciò ha consentito di poter cogliere attimi di vita quotidiana da cui traspaiono i sentimenti, le vicissitudini, le preoccupazioni, la determinazione e anche le conflittualità presenti nella società crotonese. In un arco temporale molto più ampio è stata poi posta l’attenzione sulla vendita dei beni ecclesiastici, effettuata dalla Cassa Sacra dopo il terremoto del 1783.
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