Tradizioni. Le affinità tra il culto della Madonna di Polsi e quello della Madonna di Dinnamare (Messina)
- Redazione
di Mariagrazia Venuto - Essendo una messinese da anni trapiantata in Calabria coesistono in me tradizioni di entrambe le culture che, con mia grande sorpresa ho scoperto, a volte si intersecano. Straordinarie somiglianze vi sono, per esempio tra il culto della Madonna di Polsi venerata nella Provincia di Reggio Calabria e quello della Madonna di Dinnamare venerata a Messina .....Entrambi i Santuari sono stati eretti in prossimitá di vette montuose molto alte, Dinnamare dal latino Bimaris e Montalto, in modo che in entrambi i casi potessero dominare gli stessi mari ovvero lo Jonio e il Tirreno. Come riportato in "Diario di un viaggio a piedi" di Edward Lear scrittore inglese che da luglio a settembre del 1847 intraprese un viaggio a piedi, appunto, tra i paesi dell'entroterra jonio reggino, la leggenda vuole che un bue avesse trovato una medaglia con l'immagine della Madonna di Polsi e dopo averla consegnata al suo padrone, un principe siciliano di origine normanna, lo avesse condotto di monte in monte sino in Aspromonte a Polsi dove si inginocchiò e con i suoi zoccoli scavò una fossa per deporvi la medaglia. In quel luogo venne edificato il Santuario. La leggenda ricorda per certi versi quella della Madonna di Dinnamare, il cui quadro secondo la tradizione è stato trovato nei boschi da un umile mandriano di buoi il quale lo portò al suo paese per ritrovalo il giorno dopo nuovamente tra i boschi...in quel punto decise di erigere il Santuario dedicato alla Vergine. Con le stesse modalitá del pellegrinaggio di Dinnamare, le carovane dei fedeli calabresi partono e per strade e torrenti dissestati, spesso a piedi scalzi arrivano con i cuori colmi di fede ai piedi di Maria di Polsi. Andando a Polsi, perla meravigliosa incastonata nel più impervio Aspromonte, ho scoperto che tra le case di accoglienza adiacenti al santuario c'è anche quella dei fedeli di Ganzirri. Il due settembre molti nuclei familiari, partendo da Ganzirri si recano in pellegrinaggio in Calabria al santuario della Madonna della Montagna di Polsi. Per antica tradizione partecipano pure un suonatore di "ciaramella", uno di "acciarino" ed un "tamburiddaru". La tradizione popolare vuole che mastri d’ascia ganzirroti, nei secoli passati, si recassero sull’Aspromonte per approvvigionarsi dell’ottimo legno di pino calabrese per la costruzione delle barche da pesca e specialmente per procurarsi i lunghi abeti necessari per la realizzazione delle antenne delle feluche. Ciò ha reso possibile la conoscenza della miracolosa Madonna di Polsi e il sorgere della devozione ganzirrota che continua fino ai giorni nostri. Piccola curiositá.....il Parco d'Aspromonte organizza ogni anno un percorso di trekking enogastronomico che si chiama "Il sentiero dell'inglese" e che riprende le tappe fatte da Lear durante il suo viaggio a piedi, una tappa di tale percorso è appunto Polsi.....vale la pena fare tale esperienza.