Ambiente. Sardegna: è il sito sardo "Tepilora, Rio Posada e Montalbo" la 15ma Riserva Mab Unesco italiana
- Redazione
Il 14 giugno, nel corso della 29esima Sessione del Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma Uomo e Biosfera dell’UNESCO (ICC-MAB) tenutosi a Parigi, si è ufficializzata l’inclusione del sito sardo “Tepilora, Rio Posada e Montalbo” nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera.
Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al territorio isolano che racchiude le aree protette “Parco di Tepilora” e “Montalbo”, il “Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna”, anche geoparcoUNESCO, e diverse zone forestali, e che è rappresentativo anche della tradizione sarda del “Canto a Tenore”, riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO.
La nuova Riserva MAB è nata ed ha acquisito valore dal terreno fertile di un processo di condivisione particolarmente sentito, guidato dal Parco regionale, che ha coinvolto 17 Comuni del nord-est della Sardegna ricadenti nelle due provincie di Olbia-Tempio e Nuoro: Alà dei Sardi, Bitti, Buddusò, Budoni, Galtellì, Irgoli, Loculi, Lodè, Lula, Onanì, Padru, Posada, Siniscola, Torpè, Orune, Osidda e San Teodoro.
Identificata dal bacino idrografico del Rio Posada e dai massicci che lo circondano (dal Montalbo ai monti di Ala, al Monte Nieddu), copre una superficie di 165.173 ettari, passando in pochi chilometri dalla montagna al mare, con una popolazione che si attesta sulle 49.500 unità.
L’ area, di forte e contrastante dualità, unita però a livello ecologico e socio economico dall’andamento del Rio Posada, ha dimostrato di essere un esempio emblematico dell’equilibrio dinamico e peculiare tra l’ambiente e l’azione dell’uomo che, sin dal neolitico, attraverso una storia travagliata di identità e contaminazioni, ha consentito la conservazione e l’evoluzione di diversi paesaggi naturali e culturali.
Il riconoscimento MaB UNESCO rappresenta il punto di partenza per mettere in campo azioni forti e condivise che consentiranno di far conoscere ed apprezzare un territorio unico, conservandone e rafforzandone i forti caratteri identitari, e di perseguire il ricercato obiettivo di uno sviluppo sostenibile.