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Il volo di “Sissi” nei cieli d’Aspromonte

  •   Redazione
Il volo di “Sissi” nei cieli d’Aspromonte

Il monitoraggio dei rapaci in migrazione post-nuziale verso l’Africa, in corso nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, ha consentito di registrare lo straordinario passaggio di un esemplare di Aquila imperiale (Aquila heliaca), specie minacciata e considerata vulnerabile a livello europeo, sul territorio dell’Area Protetta.

Il dispositivo “GPS” di cui è dotato l’affascinante rapace (marcato dal ricercatore austriaco Rainer Raab, in collaborazione con la Società slovacca per i rapaci) consente di “ricostruire” il lungo viaggio di “Sissi” (questo il nome attribuito all’aquila dai ricercatori) dall’Austria verso i siti di svernamento, localizzati tra Egitto, Turchia e penisola araba.

La maestosa Aquila imperiale, giunta in Italia la scorsa settimana, è stata segnalata in Puglia, in Campania e quindi in Calabria, giungendo sulla nostra Montagna, dove si è fermata per una notte nei pressi dei “Piani di Carmelia”, nel Comune di Delianuova, per poi ripartire nella giornata di mercoledì.

I nostri osservatori, che si occupano del monitoraggio dell’avifauna migratoria nell’ambito dell'azione di sistema “Rete Euromediterranea”, effettuata in collaborazione con altri Parchi Nazionali, che da giorni seguivano il viaggio di questo stupendo esemplare, sono riusciti a individuarla da una delle loro postazioni, postazione denominata “S. Stefano” in agro di Sinopoli. A Giuseppe Martino, uno degli operatori, il merito di essere riuscito anche a immortalarne il volo sui cieli d’Aspromonte.

Il nostro territorio, come è noto, rappresenta uno straordinario “bottleneck” del Mediterraneo, nonché uno dei più importanti siti mondiali per la migrazione post-riproduttiva dei rapaci e dei grandi veleggiatori, come le cicogne. Va sottolineato che il Parco Nazionale dell’Aspromonte, nell’ottica di trasferire le esperienze maturate nel campo della tutela della biodiversità, trasmette quotidianamente i dati relativi al flusso migratorio alle Autorità di Malta, dove, ancora oggi, purtroppo, persiste il fenomeno del bracconaggio. Tale scambio di informazioni rientra nel quadro di una collaborazione tra il Parco, Legambiente e il Governo Maltese, voluta dal Presidente Giuseppe Bombino.

“L’avvistamento dell’Aquila imperiale “Sissi” – ha spiegato il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino – è il risultato dell’azione coordinata tra il nostro Ufficio per la Biodiversità e gli esperti impegnati in campo nelle attività di monitoraggio, la cui professionalità contribuisce ad accrescere il ruolo del Parco Nazionale d’Aspromonte nel panorama internazionale.

Un particolare ringraziamento – ha concluso il Presidente Bombino – è rivolto al Direttore Sergio Tralongo, che ha recentemente assunto il ruolo di coordinamento tecnico e operativo delle complesse attività di valorizzazione della biodiversità che l’Ente Parco ha in essere sul vasto territorio aspromontano”. 

Ufficio Stampa Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte

v.i.


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