Menu
In Aspromonte
Cinema: Il docufilm “Terra mia” da San Luca ad Altamura

Cinema: Il docufilm “Terra mia…

di Cosimo Sframeli - ...

Recovery: UeCoop, per 80% imprese Calabria aiuti solo fra un anno

Recovery: UeCoop, per 80% impr…

C’è un clima di sfiduc...

Bovalino: La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dott.ssa Racco, scrive alle autorità competenti in merito alla situazione scuola, al fine di evitare un sacrificio ingiusto ai bambini calabresi

Bovalino: La Garante per l’Inf…

La Garante per l’infan...

Coldiretti, nubifragio nel crotonese: «dopo la grande paura il bilancio dei danni sarà pesante»

Coldiretti, nubifragio nel cro…

I violento nubifragio ...

Coldiretti, in vigore l’etichetta Made in Italy per i salumi. La trasparenza che tonifica l’economia calabrese ed è valore aggiunto per i suinicoltori

Coldiretti, in vigore l’etiche…

Adesso non conviene ba...

Bovalino, conclusi i lavori di ampliamento della Scuola dell’Infanzia di Borgo e di riqualificazione con messa in sicurezza del plesso scolastico

Bovalino, conclusi i lavori di…

L’Amministrazione Comu...

Federaccia e AA.VV. Calabria sulla VINCA al Calendario Venatorio 2020-2021

Federaccia e AA.VV. Calabria s…

Reggio Calabria 2 nove...

Coldiretti Calabria, i cinghiali sono troppi: la Regione intervenga con piani di abbattimento selettivi

Coldiretti Calabria, i cinghia…

Ci sono troppi cinghia...

Artigiani e produttori insieme al Parco dell’Aspromonte ad Artigiano in Fiera

Artigiani e produttori insieme…

Oltre un milione di vi...

Nel Parco dell’Aspromonte vive una delle querce più vecchie del mondo

Nel Parco dell’Aspromonte vive…

Una Quercia di oltre 5...

Prev Next

L'erica, l'oro verde dell'Aspromonte

  •   Leo Criaco
L'erica, l'oro verde dell'Aspromonte

Vorrei sapere come mai in Aspromonte non si raccoglie più l’erica.

Giovanni

Risponde Leo Criaco Dottore in agraria

La radica è un ceppo legnoso che si ottiene dalla radice dell’erica arborea (erica arborea L. ). Viene utilizzata per la fabbricazione delle pipe. La raccolta avviene in primavera, una volta ogni 25-30 anni. I raccoglitori più esperti prestano molta attenzione a non distruggere tutto l’apparato radicale della pianta per non compromettere la produzione futura. Della radica solo una parte, la più pregiata, viene usata per la lavorazione. Fino agli anni ottanta del secolo scorso, la raccolta e la lavorazione impegnava centinaia di operai e artigiani. I pochi artigiani rimasti, residenti a Cittanova e nelle serre catanzaresi, sono molto abili nel trattamento della radica. La radica calabrese e in particolare quella aspromontana era molto richiesta dai fumatori della Gran Bretagna e dell’America del nord. Una parte cospicua della produzione veniva esportata in tutti i continenti. Negli ultimi anni la richiesta di radica è diminuita sensibilmente in quanto il numero di fumatori di pipa si è ridotto drasticamente, pertanto questa antica e redditizia attività, lentamente e inesorabilmente tende a scomparire. L’erica arborea (nomi locali: broera, brivera) è un arbusto sempreverde, molto rustico, si adatta bene su ogni tipo di terreno. E’ alta da 1 a 4 metri, e alcuni esemplari si alzano fino a 5 – 6 metri. I fiori sono provvisti di corolla  bianca o rosea e formano una infiorescenza a pannocchia posta alla estremità dei rami; fiorisce, normalmente, in febbraio-marzo. Raramente la troviamo allo stato puro, con il leccio, il cisto, la ginestra, il corbezzolo ecc.

Forma la macchia mediterranea. E’ diffusa dalla fascia collinare, 300-400 metri, fino ai 1500 metri di altezza. La pianta di erica oltre alla radica fornisce un pregiato legno utilizzato dagli artigiani nella costruzione delle zampogne.

L’ottimo legno, duro e resistente, viene usato anche per fare  manici di qualità. I nostri antenati usavano la parte terminale (80-90cm) dei rami per produrre le scope (scupa i broera).   


  • fb iconLog in with Facebook