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L'Inula vischiosa: alleata degli ulivi

  •   Redazione
Inula Viscosa Inula Viscosa

«Questa specie vegetale garantisce lo svernamento di un insetto parassita delle larve della temibile mosca delle olive, vero flagello della olivicoltura calabrese»

L’enula bacicci o inula vischiosa o inula (foto sopra) è una pianta a portamento cespuglioso appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Generalmente sempreverde, è specie piuttosto comune nelle regioni mediterranee e molto diffusa nel territorio aspromontano, essendo in grado di colonizzare anche i terreni poveri, siccitosi e pietrosi che caratterizzano, in particolare, le aree pedemontane dell’Aspromonte orientale. In ambito agricolo e pastorale la specie è considerata infestante ed invasiva, in virtù della sua estrema rusticità e capacità di adattamento, della forte attitudine al ricaccio dopo lo sfalcio, della vischiosità delle sue foglie che la rendono poco gradita al bestiame. 

TUTTAVIA, è importante ribadire come questa specie vegetale giochi un ruolo importante nel mantenimento degli equilibri naturali dell’oliveto, garantendo lo svernamento di un insetto parassita delle larve della temibile mosca delle olive, vero flagello della olivicoltura calabrese in grado di compromettere la qualità organolettica degli oli extravergini di oliva producibili nel territorio calabrese. Infatti, all’interno delle galle prodotte sui fiori dell’inula dal dittero Myopites stilata (foto a destra) sverna il piccolo imenottero Eupelmus urozonus (foto sotto), le cui femmine nel periodo estivo deporranno le proprie uova sul corpo delle larve della mosca delle olive: le larve di Eupelmus che nasceranno da tali uova svolgeranno poi la propria azione utile, alimentandosi delle larve della mosca delle olive e contribuendo, in tal modo, al controllo naturale delle sue popolazioni. 

NELL’OTTICA più generale del mantenimento della biodiversità degli ambienti naturali e coltivati, è importante quindi favorire la presenza di associazioni vegetazionali polifite (siepi, arbusti, cespugli) a ridosso delle aree coltivate, per creare le condizioni favorevoli allo svernamento di altri importanti insetti utili al mantenimento degli equilibri naturali.

Angelo Canale


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