Città Metropolitana, Bombino ai sindaci del Parco: "Valorizziamo la nostra montagna mediterranea"
- Redazione
Il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, in occasione del formale avvio dell’iter di costituzione della Città Metropolitana, ha inviato ai 37 Sindaci dei comuni del Parco un’articolata lettera soffermandosi sugli immaginari collettivi e sulle trame culturali offerti dalla metamorfosi amministrativa in atto.
“Il processo di metropolizzazione – scrive Bombino – significa progressiva riduzione del differenziamento delle popolazioni su cui esso agisce. Significa anche individuazione crescente delle singolari personalità che caratterizzano le diverse comunità, per conseguire una stessa autonomia di sviluppo, un coestensivo spirito territoriale, autarchia culturale, economica ed istituzionale. Se ciò non avvenisse, se, cioè, prevalessero i sentimenti di indipendenza tra le comunità sopra un così denso territorio, ed esse muovessero in direzioni opposte, questo processo si arresterebbe, facendo perdere terreno nella concorrenza politica nazionale ed internazionale, che avrebbe più facile ragione di una politica territoriale disunita, con la conseguente rovina anche delle singole parti”.
Secondo il Presidente dell’EPNA “il nuovo spazio di questa prodigiosa Città Metropolitana è la nostra Nuova Patria. E Patria è sintesi di infinite componenti preterinviduali e transubiettive, nel cui seno la coscienza del singolo si effonde e si esalta in quell’atto per cui la propria vita individuale diviene l’altrui”.
In questa nuova grandiosa visione Vi è “l’Aspromonte, la Nostra Montagna metropolitana. Essa si pone quale “genio” emergente in quel centro del Mediterraneo dove le intelligenze, stratificandosi, seppero accomodarsi al Diritto e al Sapere. E questo Aspromonte, separatore in apparenza, ostacolo in mezzo all’Europa e al Mediterraneo è, in vero, un legame ed un centro immutabile che unisce i climi più differenti, i paesi, le culture e le storie, le religioni e il cammino delle mille civiltà che lo attraversarono: insomma “il molteplice entrò nell’unico” senza perdere i propri caratteri individuali, proprio come entreremo nella Città Metropolitana senza dismettere gli emblemi e gli stemmi delle nostre piccole comunità aspromontane.
La nostra montagna – si legge ancora tra le righe della lettera firmata dal Presidente Giuseppe Bombino – oggi, può dirsi portatrice d’un’opera immensa, che è quella che gli Amministratori della Comunità del Parco, grazie all’alto contributo del Presidente Giuseppe Zampogna, elaborano ogni giorno coi loro pensieri, con le loro azioni, in quell’incessante sforzo rivolto al territorio che amministrano e all’uomo che lo abita. E’ questo il segno tangibile d’una novità che assurge ad opportunità che diviene metodo per la migliore costruzione della Città Metropolitana: il cammino del singolo si sovraimpone su quello di un’aera più vasta e complessa, in una “dimensione altra” in cui poter inscrivere i più alti e duraturi valori di una intera collettività”.
Nel documento, Bombino, esalta “la presenza di un’Area Protetta, il nostro Parco dell’Aspromonte, che rappresenta la vera unicità della Città Metropolitana di Reggio Calabria ed uno dei principali attrattori in ambito nazionale ed internazionale. La presenza di un’Area Naturale così vasta e importante, inoltre, riempie di significato lo stesso concetto di Green City, oggi ormai abusato e riferito a contesti in cui il “verde” diviene sia ornamento e arredo, sia artificio architettonico per improbabili compensazioni ecologiche all’interno dell’ambiente costruito. La nostra Area Protetta, invece, rafforza la resilienza dall’intero sistema “correggendo” le inevitabili distimie che l’ambiente costruito genera”.
In questo cammino, “che attende la sua potente segnatura, al Sindaco Giuseppe Falcomatà offriamo un modello amministrativo già operante, edificato da ben 37 dei 97 Comuni complessivamente coinvolti nel “disegno” dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria. In esso è stato eletto un processo identitario nell’ambito del quale si sono stratificati, nel tempo, relazioni funzionali, immaginari collettivi e trame culturali comuni” conclude nella sua lettera indirizzata ai Sindaci il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Giuseppe Bombino.