Il cielo di Calabria è diventato rossoblù
- Antonio Strangio
Tra il calcio che conta e la città dove il cielo è diventato più blù, come cantava l’immenso Rino Gaetano, non esistono più distanze, perché ieri nella opulenta terra modenese, i ragazzi guidati da Ivan Juric che del Crotone è stato anche un discreto calciatore, centrocampista il suo ruolo preferito, hanno definitivamente annullato quel punticino nero che separava la città dove è nato il grande Pitagora, dall’olimpo del calcio che conta.
É la prima volta che succede, e noi speriamo che sia la prima di una lunga serie, perché dopo le disgrazie capitate in quel di Reggio Calabria, erano in pochi per non dire in pochissimi, quelli che speravano di vedere nel campionato di serie A una squadra della nostra martoriata quanto bella e suggestiva terra di Calabria. É successo ieri 29 aprile e mai come in questa occasione l’evento sa di primavera, la stagione che ancora tarda a venire.
É una bella favola quella del Crotone calcio, scritta e progettata da un gruppo di sognatori incalliti, guidati dai fratelli Vrenna. Una favola iniziata molti anni fa, quando i fratelli Vrenna, di professione imprenditori, stanchi di vedere soffrire e morire la propria città, stretta tra i veleni delle poche fabbriche presenti sul territorio, e la furia devastatrice delle alluvioni che in Calabria hanno purtroppo un percorso quasi…regolare, decisero di scendere in campo e mettere su un progetto che nel giro di pochi anni avrebbe dovuto portare il Crotone nell’olimpo del calcio che conta.
Non furono pochi quelli che risero a crepapelle, e ancora meno quelli che se la sentirono, seduta stante, di sposare un progetto che sapeva soltanto di favola antica perché lo consideravano irrealizzabile. Un sogno destinato a vivere e morire nello spazio di una notte e un mattino. Dove sono e cosa fanno questi signori, oggi, non lo sappiamo, né lo vogliamo sapere, a parte il fatto che ci piace pensare che anche loro, a partire da ieri sera hanno brindato all’impresa dei ragazzi calabresi, e hanno pure finalmente capito, che anche i sogni possono diventare realtà. Cioè primavera.
Quella primavera che è diventata calabrese, ed è molto simile a quella che sta per fiorire anche nella lontana terra anglosassone, Leicester nel nostro caso, dove un manipolo di giovanotti di belle speranze, guidate da un italiano i cui anni calcistici migliori sono maturati in Calabria, nella vicina Catanzaro, stanno per scrivere una delle pagine più belle e favolose della storia del calcio. Una di quelle pagine che vanno di diritto tramandate ai posteri, perché da sogno e da favola, scegliete voi, sono diventate storia, cioè realtà. In parole più povere: Primavera!