Discarica di Casignana. Strade franate, percolato a valle, mentre Oliverio festeggia due anni di traguardi
- Redazione
Per fortuna ha smesso di piovere sulla Locride. E dobbiamo ringraziare i santi protettori che ancora una volta (come al solito sono gli unici a farlo) hanno ascoltato le nostre richieste d’aiuto.
Di questo lembo di fascia jonica ormai non s’interessa più nessuno, e dobbiamo ammettere che forse un po’ lo meritiamo; se si affidano le pecore al lupo poi cosa si può pretendere?
Il presidente Oliverio venerdì scorso ha fatto un’incursione nella Locride per incontrare i sindaci dei paesi colpiti dalle alluvioni degli ultimi giorni, e non ha lesinato promesse sul suo interessamento.
Lo aveva già fatto un anno fa.
All’epoca aveva prospettato - tra le altre cose - la chiusura della discarica di Casignana. Che, nei fatti, sembrerebbe chiusa; sulle carte ancora non lo è.
Oliverio aveva inoltre garantito anche la messa in sicurezza e la bonifica della stessa, ma su questo si procede con tanta di quella lentezza che, a guardarli, sembrerebbero lavori di ampliamento.
Noi ci siamo tornati alla discarica, proprio oggi, dopo aver raccolto la segnalazione di una frana lungo la strada per accedervi. È stato esilarante.
Quel sito è una bomba ecologica: andrebbe costantemente monitorato, ad ogni pioggia dovrebbe essere il primo pensiero di sindaci, cittadini e istituzioni. E, nel minor tempo possibile, andrebbe bonificato; purtroppo dal crollo della vasca di contenimento ai piedi dei terrazzamenti è passato un anno e mezzo.
Oggi le autobotti della ditta che preleva e smaltisce il percolato non possono passare a causa del cedimento della carreggiata, e svuotano le due vasche esterne, colme di acqua mista a percolato (quella più a valle tracima da novembre 2016), avvalendosi di piccole cisterne di plastica, come è evidente nelle foto in basso quest'operazione oltre ad essere inutile è fortemente utopistica.
Come mai il Commissario ad acta in tutti questi mesi (e quando le condizioni climatiche lo permettevano) non si è adoperato per evitare che le piogge, facilmente prevedibili, creassero tutti questi disagi?
Non è allarmante, al pari del ponte crollato di Caulonia, l’inquinamento ambientale della nostra terra?
Non è eccessivo riservare più di un milione d’euro all’anno (come lo stesso Tansi ha dichiarato durante una conferenza stampa) per lo smaltimento di acqua frammista a percolato?
Proprio questo pomeriggio Oliverio presenterà il rendiconto di due anni di attività della Giunta regionale, “Calabria in corso” sarà il tema dell'iniziativa: «É la nostra concreta dimostrazione – ha detto il Presidente Oliverio – della coerenza tra gli impegni assunti in campagna elettorale e le scelte compiute nell'azione di governo. Ma il bilancio che presenteremo costituisce anche una base per aprire la seconda fase nell'azione del governo regionale. Dopo il riordino istituzionale e la programmazione è il momento degli investimenti e delle opere e tutto ciò lo vogliamo condividere con i calabresi, con le forze sociali e culturali, con i sindaci, con chi come noi è impegnato giorno dopo giorno a dare una speranza ed una prospettiva alla nostra terra».
Sicuramente l’attività della giunta in questi due anni sarà stata proficua, ma sulla discarica di Casignana non è stato fatto tutto ciò che era necessario.
Per onestà intellettuale, quindi, bisognerebbe aggiungere all’elenco delle cose fatte in due anni, l’elenco delle cose mai fatte, nonostante l’urgenza. Con tante scuse ai calabresi che aspettano…
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