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Eternit, amianto, tumori. Tris inesorabile di morte

  •   Mimmo Musolino
Eternit, amianto, tumori. Tris inesorabile di morte

Questi argomenti sono di quelli che fanno perdere il sonno e fanno precipitare nello sconforto più profondo e cupo ma ancora, per fortuna, tra i pubblici amministratori esiste qualcuno che la coscienza non la vuole fare assopire e non vuole portarsi dietro colpevoli e pesanti fardelli di gravi omissioni perchè vuole guardare in faccia, con serenità ed onestà, i propri concittadini.

È il caso del Sindaco di San Lorenzo, Bernardo Russo, già sindaco di questo comune ed ex assessore provinciale. Il comune di San Lorenzo, circa 2.669 abitanti, esteso in montagna (nel cuore del Parco dell’Aspromonte), con il suo mitico e secolare Olmo che domina imponente e maestoso la piazza,fino alle rive dello Jonio con la sua “perla” sul mare, ed è Marina di San Lorenzo (già nota come Salto la Vecchia) il riferimento balneare, soprattutto per i “rrigitani”, che già da mezzo secolo, vi hanno costruito comode e belle villette al mare.

Ed è il comune, che nella più popolosa frazione di Chorio di San Lorenzo, ha avuto il privilegio e l’onore di dare i natali a San Gaetano Catanoso. Proprio all’entrata (provenendo da Reggio Calabria) di questa “perla” sul mare Jonico, limitante (a nord) con la tristemente famigerata SS 106, e (a Sud) con delle villette a schiera a pochi metri dalla riva del mare si erge immersa in una inaccessibile boscaglia e giace in uno stato di penoso, gravissimo e deplorevole abbandono, una superficie vastissima, circa 4.00 Ha (40.000 mq.), sulla quale erano costruiti degli stabilimenti che pare avessero origine fin dall’anno 1879, prima come cementificio fino agli anni 40, poi negli anni 50 imperava la costruzione di tavole e mattoni e successivamente cassette e pipe in radica di noce (la più famosa quella del presidente-partigiano Sandro Pertini), ed il mercato, soprattutto estero, era florido ed esteso e questo fino all’anno 1976.

E Voi potreste obbiettare: e che ci può essere di strano in un contesto storico – socio – geografico nel quale le incompiute, le cattedrali nel deserto, l’abbandono e il degrado, sono la regola e non l’eccezione (è qui è d’obbligo citare, purtroppo, la ormai ex Stazione ferroviaria della stessa Marina di San Lorenzo, come da foto a lato). E i ricorsi, anche in sede legale, e le sollecitazioni non sono mancati, anche ad opera di valenti ed esperti avvocati che vivono nei pressi di questo drammatico sito. Perché questo mistero?

C’è che in quella grandissima area ormai ridotta ad una foresta di sporcizia e di rovi e quant’altro sono in stato di abbandonoquintali di eternit che contengono il letale amianto, che servivano da tettoia alle varie fabbriche che si sono succedute nel tempo e quantificate in circa 10.600 metri quadrati.

Che cosa è l’amianto? “É un componente chimico che determinando la diffusione di piccole particelle nell’aria causa malattie polmonari rappresentate da fibrosi polmonari, tumore del polmone e mesotelioma che è il tumore della pleura altamente invasivo che porta alla morte. Ed è fondamentale, visto il lungo lasso di tempo che passa tra il contatto delle persone e l’insorgenza della malattia, la completa bonifica dell’ambiente e la sua totale dismissione”.

Chi sono io per affermare questo? Nulla. Ma chi ha detto queste parole non può avere sbagliato… sono come Vangelo! È stato ilprofessore Giuseppe Zampogna direttore del pronto soccorso dell’Ospedale di Locri nel corso di un convegno: “Problemi ambientali ed incidenza dei tumori” organizzato, nei giorni scorsi, dal Comune di Siderno.

Ma già il 9 marzo 2014 a Marina di San Lorenzo il dinamico ed operoso parroco don Giovanni Zampaglione si rese promotore e propulsore di una iniziativa – convegno: “Un progetto di riqualificazione sostenibile ed energetica nell’area industriale dell’ex fabbrica delle pipe a Marina di San Lorenzo”. Ma la tristissima vicenda ebbe anche vasta eco nazionale in una trasmissione di RAI 3 “Puliamo il mondo” che spiegava la gravità e l’incidenza delle malattie tumorali in presenza di amianto.

Quanti sono i morti di tumore in quest’area grecanica? E quanti per l’incidenza dell’amianto? Non è dato sapere con certezza, al di là dei nefasti ed irreparabili drammi e gli inconsolabili lutti famigliari di ognuno. Circa un anno fa in un convegno sulle patologie tumorali tenutosi a Bagaladi, era presente anche l’attuale presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, il quale si era impegnato per l’approvazione di una legge regionale per la tenuta dei registri tumori: contrariamente a quanto, maliziosamente, si bisbigliava egli ha mantenuto e concretizzato tale importante e delicato impegno.

Ma ancora le ASP (Aziende Sanitarie Provinciali) non sono state capaci di rendere operativi tali registri. Quali sono i motivi di un così gravissimo ritardo? Questa volta speriamo sia la volta buona e giusta ed il sindaco Bernardo Russo si è detto ottimista in quanto si sta concretamente adoperando per il disbrigo del farraginoso e faticoso iter burocratico con la Regione Calabria ( Arpacal, ASP, ecc. ecc. ) per la totale dismissione e bonifica del sito e per rendere questa area aliena da questo letale pericolo per la salute e la sicurezza dei cittadini e così rilanciare l’immagine e l’attività turistica dell’azzurra e limpida “perla”laurentina. 


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