La riflessione. Chiude lo Sporting Locri femminile?
- Bruno Salvatore Lucisano
Passeggiando poco fa su Fb, ho letto una breve nota di Angela Bubba, mirabile scrittore (scrittrice) calabrese, che segnalava la chiusura o meglio la cessazione dell’attività, da parte della squadra di calcio a cinque femminile del Locri che milita, nientemeno che, in serie A.
Sono andato a cercare la notizia su Google per vedere gli ultimi sviluppi e ho trovato che il Presidente della squadra, Ferdinando Armeni, è pronto a lasciare. Ha denunciato alla Digos e alle Forze dell’Ordine, minacce a lui stesso e alla sua famiglia. É stato, insomma, invitato con le cattive, a lasciar perdere, a chiudere questa straordinaria realtà che ha portato la squadra di Locri ad essere la squadra rivelazione della serie A, del campionato a cinque femminile; che ha portato Locri alle cronache pulite che capitano in questa terra, ma che inspiegabilmente, vengono ogni volta ferite, umiliate e distrutte. E questi delinquenti, uomini di poco conto, figli della povertà intellettuale foraggiata dall’ignoranza silente, hanno lasciato due “consigli”, sull’auto del Presidente del Locri calcio femminile, il primo: “É ora di chiudere questo Sporting Locri. Andate via!”. Ed altri bigliettini di questo tipo: “Forse non siamo stati chiari. Lo Sporting Locri va chiuso!”. Spero davvero, che questi balordi, queste teste piene d’acqua, vengano assicurati alla giustizia, vengano smascherati, in maniera tale che possano vergognarsi di quello che hanno fatto, e di quello che hanno prodotto, ovvero la chiusura di una squadra di calcio, il passatempo di tante ragazze, la gioia della vita, della partecipazione, della condivisione ed il nome del loro paese, Locri, della Calabria, che faceva il giro d’Italia, portando l’immagine vera ed onesta di questa terra. Vorrei tanto che il Presidente Armeni, persona che non conosco, trovasse la forza ed il coraggio per andare avanti a non cedere alle vigliaccherie di questi balordi; lo so, bisogna essere coraggiosi, rinunciare per un po’ alla tranquillità familiare, giusto il tempo che le forze dell’ordine, diano una risposta, arrestando i colpevoli, che in galera, troveranno il modo per ossigenarsi le menti. C’è gente che continua a volerci portare nei bassifondi delle regole e delle idee. Sappiate che il tempo dell’ignoranza è finito e, soprattutto, che l’ignoranza non è più commestibile, perché non la digerisce nessuno. Quietatevi, perché non ve la daremo vinta. Mai.