Nemmeno un calabrese al governo
- Ruggero Calvano
Calabrese, calabrese. Il termine lo si è usato molto, fuori da palazzo Chigi, nelle ultime ventiquattro ore. Per la cronaca nera, come al solito. Per un fatto tragico, di cui sapete già tutto, compreso lo scatto di orgoglio calabro contro un uso razzistico della parola. Ovviamente la gravità della notizia ne ha causato la priorità. Quello che nessuno ha notato e che di calabresi, invece, dentro palazzo Chigi, non ce ne stava nessuno. Neanche un ministro calabro. Sicuramente i calabresi si rifaranno con i sottosegretariati o i vice qualcosa. Ma in prima fila nemmeno uno, come al solito e giustamente, occupiamo un posto di retroguardia nella nazione, anche se c’è da dire che i siciliani che stanno un pò più in giù ci scavalcano alla grande, e spesso lo fanno anche grazie ai nostri voti.