Forza Calabria Onesta
- Bruno Salvatore Lucisano
di Bruno Salvatore Lucisano - E nel momento del bisogno, nel cataclisma di una pandemia, nel baleno di una tragedia umana, tanti di quanti hanno visto chiudere l’ospedale di Siderno, senza battere ciglio, oggi, stracciandosi (chi le vesti e chi i grembiulini), ne invocano l’apertura. Certo, provvisoria, poi semmai riapriranno al prossimo Corona. Corona due, la vendetta. Siderno, cittadina ridente della fascia ionica calabrese, che non si capisce che cosa c’ha da ridere! Cittadina di grandi e illuminati politici: Parlamentari, consiglieri regionali, provinciali. Di illustri e notissimi giornalisti e scrittori. Famosa per aver dato i natali, i carnevali e tutto l’anno a uno dei più grandi mafiosi della storia ndranghitistica-mafiosa nazionale e internazionale.
Siderno che solo nell’ultimo governo regionale ha avuto due assessori (donne) che si sono susseguite agli ordini del pasciuto di San Giovanni in Fiore e che hanno lasciato un segno tangibile del loro lavoro. Un segno…della croce! E lo stesso vale per quelli di prima del centro/destra, qualcuno, forse, ancora in carcere.
Tanti di quanti, dicevo, che di presenza o sotto mentite spoglie saranno presenti (come sempre) alle prossime elezioni comunali, regionali e politiche e daranno conto, non già a chi li avrà eletti (il popolo), ma a chi il popolo ha convinto a votarli. E il popolo, si sa, non ha bisogno di tanto per convincersi.
Quando la finiremo col “Ma viju eu, cumpari!”, sarà troppo tardi. E i laureati, i giovani valenti che nascono e fioriscono in questa Terra, continueranno a scappare via. Se ne andranno, quando già belli grandi e laureati, capiscono che non c’è avvenire, non c’è speranza, se non si ha un compare politico o un compare con berretta, alla Cittadella Regionale.
Doveva arrivare la carestia perché i benestanti giustificassero il Reddito di Cittadinanza! Pecore d’allevamento che seguono il loro credo politico e lo giustificano anche davanti la tragedia per non cambiare parere. A voi una raccomandazione:” Tenetela ferma quella medaglia al petto, anche se a volte, molte volte vi punge il cuore, non strappatela, non gettatela via, vi serve per dimostrare la vostra appartenenza anche, quando e molto spesso, quella medaglia sta a confermare che siete solo dei poveri sognatori, dei poveri fanatici, dei poveri drogati nel pensiero”. Ma come si dice: “U pani è pani!” e con questo e per questo, per fame e per carriera, svendete persino l’intelletto.
Siete prigionieri del vostro pensiero che, come quello degli animali, non riesce a mutare e a trasformarsi. Il vostro non è un pensiero ma un istinto, dal quale (non per legge di natura) ma per un disingannato onore, non riuscite a staccarvi, come quei mafiosi che tengono fede a un giuramento anche a costo di uccidere un loro fratello.
Buona vita a tutti, con la speranza che questa esperienza possa servire a dimostrare, che nella vita ci sono cose più importanti del denaro e del potere, ed è la vita stessa.
E state a casa, mi raccomando, state a casa. Fino a quando ci sarà qualcosa nel frigo, state a casa!