Andarsene in montagna è la nuova resistenza
- Ruggero Calvano
Berlusconi che torna a essere un gigante della politica e ci garantirà altri vent’anni di sogno, anche se dovrà sostituire Mora, Fede e le soubrette più attempate con nuove proposte sfornate da un qualche grande fratello. Bersani che era in pista per vincere, mica son matti quelli del PD solo a partecipare, e portare al governo i volti sobri delle Bindi e Finocchiaro, con Vendola a reggere il velo delle vergini di primo pelo, ed è rimasto in mezzo alla strada, incredulo per un disastro che solo al PD non immaginavano. Casini e Fini che sono in agguato, per rientrare, insieme al capitalista dal volto di fanciullo Montezemolo, pronti a sostenere un nuovo tecnico in caso di necessità. Monti che torna da politico, per un prossimo giro, con la Fornero in lacrime e Clini in una nuvola di polveri sottili. Grillo con un nugolo di neofiti della politica che a Roma hanno casa vista Colosseo. I nuovi briganti di Aprile e De Magistris che si sono squagliati dietro a Ingroia. Perché andarsene da un tale guazzabuglio dovrebbe essere una resa? Perché prendere la via dei monti, quelli veri, lasciandosi alle spalle un paese in rovina, dovrebbe essere fuga? Forse quello che serve è una nuova resistenza. Un’altra lotta partigiana, che il frutto della prima è ormai marcio. Forse quello che serve è mollarlo questo mondo in declino. Perché se quel che si vuole non è un’uscita dalla crisi che ci faccia rimettere ai piedi le Hogan e in bocca i big mac, ma la costruzione di una società diversa, con altri modelli di riferimento che non siano quelli già visti. Se si vuole una società che faccia leggermente meno schifo. Bè, se quello che è in campo si è certi che non cambierà le cose. Allora a questo gioco finto è inutile partecipare. E anziché subirlo bisogna provare a giocarne uno diverso, più rischioso e senza garanzie. Ecco, bisognerebbe prenderselo un maledetto chilometro quadrato di libertà e fare da soli, rifondarla dal basso, dal primo mattone questa società. E voi, nordici e sudici non ci giocherete a un gioco nuovo, occuperete sempre il solito posto sul divano. E da nord a sud fingerete di crederci a una nuova possibilità, perché siete vecchi quanto chi vi rappresenta, avete vecchie idee e bisogni antichi. Una nuova resistenza è un concetto troppo innovativo per voi. Direte di non avere gli scarponi e in montagna non ci verrete mai.