Bagaladi, emergenza ghiaccio. Le parole dell'ex sindaco Federico Curatola
- Redazione
Sono parole cariche di amarezza quelle affidate ad un post di facebook qualche ora fa. A scrivere è Federico Curatola, giovane ex sindaco della cittadina di Bagaladi, ingiustamente privato da una legge contorta del suo diritto a governare, come democraticamente voluto dai suoi concittadini nelle elezioni del 2010. Fa il punto sull'inefficienza dimostrata dalle istituzioni nell'affrontare il problema della neve, che ha creato notevoli disagi a Bagaladi: «Comprendo la straordinarietà dell'evento meteorologico che ha colpito tutta l'area, - precisa Curatola - ma poiché sto raccogliendo da sabato appelli e richieste di aiuto da parte di persone che si trovano in condizioni di particolare disagio dovuto al ghiaccio ed alla neve non posso esimermi dal commentare l'imbarazzante gestione dell'emergenza».
Ricorda poi l'inverno 2011: «Molti cittadini si sono lamentati di ciò, ricordando al contrario come affrontammo l'emergenza neve durante la mia amministrazione, soprattutto la vicinanza fisica e concreta alle famiglie intrappolate nelle frazioni alte del Comune.
Mezzi impiegati, sale subito disponibile, e viveri portati direttamente da me e dai miei collaboratori nelle case di contrada Messinese e Piani di Lopa.
Ripeto, l'evento di questi giorni è stato straordinario ma comunque prevedibile. Ma non si è avvertita una vigile e preoccupata presenza».
Conclude, lanciando un messaggio duro e chiaro: «Ora so già cosa diranno i benpensanti, ma non me ne importa più di tanto, perché sono a posto con la mia coscienza.
E voglio ricordare le parole di John Kennedy, durante il suo discorso di insediamento, nel 1961:
"Tutto questo (il cambiamento) non sarà finito nei primi cento giorni. Né lo sarà completato nei primi mille giorni, né nella vita di questa Amministrazione, e nemmeno forse nella nostra vita su questo pianeta. Ma lasciateci iniziare".
Ecco, a noi non è stato concesso».