Bova Juniors: Campioni altrove
- Francesco Violi
Essere campioni altrove assume un significato di rilievo se, oltre al merito, la vittoria è dipinta con i colori della famiglia, della riconoscenza, dei valori veri. Lo sanno bene i calciatori della Bova Juniors, società sportiva composta da giovani dell’Area grecanica che vivono da diversi anni in Lombardia, precisamente a Milano, e che hanno concluso da vincenti il campionato di calcio a sette del CSI Categoria Open C.
VINCERE in un ambiente distante migliaia di chilometri assume, quindi, una valenza sociale ed antropologica importante divenendo motivo di orgoglio, di affermazione, di stimolo per coloro i quali vivono ancora il disagio del distacco dalla amata terra, dai propri affetti, dalle proprie famiglie. Chiediamo all’allenatore e deus ex machina dellaBova Juniors, Pierpaolo Vadalà, come è nata e come si è sviluppata l’idea di creare questa società: «L’idea nasce dalla volontà di riunire in Lombardia ragazzi provenienti da Bova Marina che, per esigenze lavorative e di studio si sono trasferiti al Nord. Il trait d’union che ci ha unito sin da subito è stato il calcio, per cui non è stato difficile incontrarsi e proporsi in un campionato ufficiale. Ma il dato che più mi piace sottolineare è che attorno alla squadra si è creata una vera e propria famiglia. Sostenitori e tifosi, oltre ai nostri affetti, sono il dodicesimo uomo in campo, ci trasmettono l’energia e la forza che ci aiuta a superare ostacoli e, naturalmente a vincere».
INFATTI di vittoria dobbiamo parlare. Alla Bova Juniors va il giusto e meritato riconoscimento di campione del torneo con conseguente promozione alla categoria superiore. Con le vittorie si è realizzato un sogno, ossia quello di vincere e convincere in una terra lontana dalla Calabria. Ma, lungo questo percorso brillante, ci sono state problematiche inerenti la disputa del campionato? «I problemi attuali sono purtroppo quelli legati alla crisi economica. Infatti, la società per poter andare avanti, considerata la mancanza di sponsor, ha chiesto un auto-finanziamento ai componenti della rosa, i quali, entusiasti, hanno risposto positivamente riuscendo a mantenere vivo questo bellissimo progetto».
PARTECIPARE ad un campionato di calcio non è facile, dunque. Ma l’importante è credere fino in fondo all’idea che si intende sviluppare. E soprattutto coinvolgere numerosi attori mediante i quali si può realizzare il proponimento. A tal proposito, se pur breve la storia calcistica della società, occorre ricordare altre persone che si sono adoperate per questo obiettivo: Vincenzo Minniti (attuale dirigente sportivo), Andrea Criseo, Lillo Violi, Pinuccio Minniti, Massimo Alampi e Roberto Rodà (attuale presidente).
ATTUALMENTE la rosa dei giocatori è composta da Niko Tripodi, Andrea Ruscello,Rosario Branca, Giuseppe Iofrida, Gian Paolo Spinella, Cristian Stelitano, Luigi D’Aniello, Edo Qepuri, Santo Clemenzi, Dario Minniti, Vito Gandolfo, Giuseppe Marazzita, Marco Marforio, Oronzo Angelillo, Orlando Latella, Andrea Borzi, oltre che aRoberto Rodà e Pierpaolo Vadalà il quale illustra i progetti per il futuro della Bova Juniors, «I nostri progetti per il futuro sono quelli di continuare su questa strada fatta di vittorie, dentro e fuori dal campo. É bello vincere in campo ma è ancora più bello vincere fuori. Vedere persone di tutte le fasce di età che si ritrovano, magari anche dopo tantissimi anni, e si rallegrano attorno a questo meraviglioso sogno ed a questa meravigliosa famiglia, lascia dentro di noi delle piacevolissime emozioni». La straordinarietà di questa iniziativa consiste, quindi, nel coinvolgere tutti i calabresi dell’Area grecanica che vivono in terra lombarda.
A GIUGNO l’associazione culturale Bovesi di Roma e il gruppo I love Bova Marina si riuniranno attorno alla Bova Juniors per festeggiare i Bovesi che vivono altrove. Un momento di festa dove ritrovarsi nel nome della Bovesia sarà un motivo per esportare i valori, le tradizioni e l’immagine positiva della Calabria greca.