Brancaleone. Alla lampadina di contrada Zelante… in memoria
- Bruno Salvatore Lucisano
BRANCALEONE, 9 FEBBRAIO 2017 - Oggi, un gruppo di abitanti della contrada Zelante (contrada che, da un secolo, non si sa dove comincia nè dove finisce) ha partecipato, commosso, all’anniversario della scomparsa della lampadina. Il palo, in lutto da un anno, non ha voluto rilasciare dichiarazioni e ha solo affermato in dialetto napoletano: “Ha da passà a nuttata!”. Volendo dire che di giorno sia lui che la lampadina… si vedono.
La strada, a dire il vero, non è molto frequentata per questo è sfuggita all’occhio vigile del vigile che non è vigile (l’occhio), anche perché non è previsto il turno di notte e, come si sa, le lampadine si vedono di notte (se sono accese), altrimenti vuol dire che sono spente. Ma se sono spente, di notte, nessuno le vede, tranne chi ci passa tutte le sere per ritornare a casa. Ora, siccome la signora R… di sera non esce, l’unico che ci passa sono io. Quindi ho pensato che la lampadina funziona, ma la spengono quando passo io, per farmi cadere per quante ne ho dette a questa amministrazione che ancora amministra, non si sa bene che cosa, ma ancora amministra.
Ho appena guardato dalla finestra; niente, la lampadina è spenta (vedi foto), è fulminata. Sti fulmini non sanno mai dove acchiappare!
L’anno prossimo, per il secondo anniversario, abbiamo già avvisato il vescovo. Perché qui, a noi, ci può salvare solo Nostro Signore Misericordioso.
*Nella foto, il palo e la buonanima della lampadina