«Doveva morire, Rocco del Sud, perchè la Calabria si accorgesse della sua grandezza»
- Franco Blefari
Doveva morire, Rocco del Sud, perchè la nostra gente di Calabria si accorgesse della sua grandezza artistica. Il pubblico d'oltreoceano lo ha sempre adorato, perché Rocco era il solo che tenesse vive e sempre salde le sue radici con la terra natia, cantando canzoni che rispecchiavano il mondo della sua infanzia e parlavano al cuore della gente.
Il cantante di Gioiosa Jonica era il nostro ambasciatore nel mondo e il suo paese era la sua mamma e la sua famiglia.
La sua voce raccontava, più che i problemi, i sogni della sua Terra, mentre la Calabria canadese gli confidava le sue pene più segrete e i suoi tormenti più intimi, che poi fiorivano in lacrime d'amore quando lui le raccontava, in giro per il mondo, a quella gente che in lui vedeva il suo piccolo grande mondo perduto per sempre: il focolare, la casa, il paese abbarbicato intorno al campanile. Nelle sue canzoni c'era tutta la nostra anima popolare.
Grazie, Rocco, canta ancora per noi una delle tue belle serenate, facendo piroette come un folletto, nella piazza principale del Paradiso, merntre gli Angeli fanno ruota intorno a te.