Ecco la ricetta per un libro di successo
- Pino Macrì
La ricetta per il libro (e magari annesso spettacolo teatrale) di successo
Ingredienti
- Una robusta dose di briganti (che fa tanto chic in questo periodo, specie se mescolata al grido di “siamo tutti briganti”);
- Se si è donne, un’eguale dose di brigantesse (non sia mai sminuirne il valore!);
- un nutrito elenco di “Primati del Regno di Napoli”;
- Qualche spruzzata, qua e là, di gustosi siparietti a base di bidet scambiati per “vasi a forma di chitarra” e, soprattutto, di favolose ricchezze industriali calabresi misteriosamente scomparse e/o depredate;
Preparazione
- Mescolare lentamente il tutto, senza dimenticare il sottofondo musicale di Eugenio Bennato a tutto spiano per almeno 100 minuti/pagine;
- Aggiungere, di quando in quando, i massacri piemontesi (si suggeriscono i tagli da centomila, fino ad arrivare almeno ad un milione, ma è concesso l’allargamento a un milione e mezzo – insaporisce ancor di più);
- Condire con abbondanti quantità di olio Fenestrelle;
- Servire con guarnizioni di personaggi antimafia (rigorosamente campani se cucinate in Campania, o Calabresi se lo fate in Calabria) per ingraziarsi adeguatamente il pubblico.
Per contorno, piccanti considerazioni sulle ferrovie nel sud (più sconclusionate sono, meglio è) e abbondanti dosi di emigrazione precoce (rigorosamente a partire dal 1861)
Buon pranzo (e, soprattutto, buon guadagno)!