Elezioni. Nella Locride come in America: «Make Bovalino great again!»
- Antonella Italiano
Non mi stupirei, in queste ultime 48 ore di campagna elettorale, di vedere sbucare dai vari profili facebook ciuffi arancioni sullo stile di Trump, perché – a parte il parruccone – tutto il resto è stato visto.
Ho visto ruderi, dimenticati da anni, accarezzati come fossero reliquie; ho visto gente, che non ha mai proferito parola, improvvisamente… parlare; ho visto con quanta dedizione ci si è recati in ogni angolo sperduto del paese e ci si è prodigati in promesse di cambiamento (entro un anno, stando ai calcoli, dovremmo essere meglio di Milano); ho visto (finalmente) qualcuno accorgersi che il mare è pieno di merda.
Quando, circa un anno fa, portammo all’attenzione dei media nazionali la situazione degli sversamenti di fogna a Bovalino (servizio ripreso dopo qualche mese con nuove immagini e aggiornamenti) molti accusarono la mia testata di “danneggiare il turismo del paese” e le attività commerciali, facendo scappare quei “milioni e milioni di turisti” che ogni estate invadevano le spiagge.
Persino i membri dell’Osservatorio permanente di Bovalino mi chiesero di ammettere pubblicamente (ma io l’ho sempre fatto) di aver contatto Striscia, per evitare che i cittadini “se la prendessero con loro”.
Ma di queste belle facce strafotografate sui social, in pose plastiche attoriali, non ricordo nessuno…
Stessa cosa avvenne per i cumuli di eternit più volte fotografati sotto i ponti delle fiumare: nessuna indignazione, nessuna condivisione, nessun like o tweet o emoticon.
Qualche mese fa venne a Bovalino la giornalista Anna Migotto, per girare un servizio per il programma Terra! di Rete 4.
Sbagliando, le diedi appuntamento davanti alla stazione.
La trovai sbalordita all'interno della villa comunale, a filmare la spazzatura, i cartelloni pubblicitari arrugginiti e piegati, i cestini smembrati, l’acqua stagnante delle vasche che – diciamoci la verità - “stagna” da quando io frequentavo il Liceo, ormai vent’anni fa.
E per fortuna si era nel primo pomeriggio, altrimenti avrebbe filmato anche il viavai di prostitute e maniaci che, già dalla prima serata, si aggirano tra il Corso e la villetta.
Roba che va avanti da anni, nel silenzio-assenso dei cittadini, rotto solo da qualche articolo coraggioso di qualche uomo coraggioso.
Oggi, invece, respiro entusiasmo e buoni propositi per le strade di Bovalino, ed è insolitamente allegro anche facebook, colorato e garantista come non l’avevo mai visto.
Da persona piena di debolezze e difetti, invidio soprattutto il fair play surreale tra i candidati, e la sicurezza di tutti questi opinionisti, critici, showgirl e showman che si celavano nella banale routine paesana (ma dove eravate?).
Ed io che non saprei stare ferma neanche per una fototessera!
Ed io che ho solo denunce, mai certezza di risposte!
Ho il dovere di chiedermi se questi concittadini fossero venuti fuori un anno fa come sarebbe andata l’estate… magari il divieto di balneazione non sarebbe stato necessario…
Un fervore – a dire il vero - tipico più dell’associazionismo che del movimento politico, quindi mi chiedo anche perché molti dei candidati abbiano confuso la strada del volontariato con quella delle elezioni comunali.
“Associazionismo” dovrebbe essere la risposta per tutti i colleghi giornalisti che parlano di “tempi” di una lista elettorale, come se ad accreditarla fossero i suoi “compleanni” e l'anno di nascita, e non i suoi programmi e le sue risposte tecniche.
Che dire, cari candidati, ricordate che il nostro paese è bello per i suoi colori, per la sua armonia, per la sua libertà, e che africoti, santulocoti e platioti “acquisiti” vanno rispettati anche a fine campagna elettorale. Lasciamo da parte gli integralismi!
Che dire, cari concittadini, se non «Buon voto»; godiamoci queste ultime 24 ore di America e poi, finalmente, il meritato silenzio.