In Aspromonte vi commissarieranno anche i talami
- Ruggero Calvano
Ve l’ho detto tempo fa, e avete riso, ve lo ripropongo uguale. Stavolta non riderete. Vi ritroverete, prima o poi, un commissario prefettizio nel mezzo del letto nuziale a darvi i tempi dell’amore e bocciarvi o approvarvi gli amplessi coniugali. Vi porteranno via i figli per dargli un’educazione in sintonia con un mondo che non vi appartiene.
Nei comuni anche gli uscieri saranno di nomina governativa e le voci calabresi parleranno solo per bocche addomesticate. I giovani popoli del nord non molleranno la presa e delle culture mediterranee faranno scempio fino all’ultimo dei ricordi.
“Verranno tedeschi, inglesi e americani a comprarsi tutto” mi ha detto un signore straniero che ho portato in visita a Pentedattilo. Una verità bruciante, più che una profezia. Ci prenderanno tutto e noi ci piegheremo a tutto per una pancia meno vuota e un cervello completamente evacuato.
Le rivoluzioni arabe dicono anche questo, non bastano più i fantocci utilizzati finora.
L’Occidente, i soldi, vanno al governo in prima persona, senza intermediari, dappertutto.
La mafia da noi sarà il grande alibi, nel suo nome spazzeranno via ogni sudicia idea.
Sopravvivranno gli ascari. I traditori che applaudono alla frusta, pronti a svenderci per un lauto pasto. Torneranno a convincerci che è bella la pianura padana e baratteremo il sole per un posto in fabbrica. Partiremo ancora e ancora.
Disperderemo fino all’ultimo seme il prodotto di gonadi ormai quasi sterili. Quanto a me, continuerò a farla fuori dal vaso fino a quando non sporcherò troppo, sino al tempo in cui i miei schizzi sudici non spruzzeranno su troppa gente. Poi, un fesso che si crede un eroe lo troveranno a farmi togliere il disturbo.