L'opinione. Finito l’incubo
- Bruno Salvatore Lucisano
Renzocchio si è dimesso, solo e semplicemente, perché non è riuscito a fare quanto richiestogli da chi l’aveva messo in quel posto. Questo bravissimo venditore di sogni è riuscito ad infinocchiare un bel po’ di gente, fino a quando, altra gente, non ha mosso il culo dalla sedia per andare a votare. Davanti al giudizio popolare, davanti alla prima vera e propria prova di gradimento, il premier dei suoi, è tornato ad essere solo, il premier dei suoi.
Era talmente bravo a prendere in giro la gente che ha avuto il sì anche da un operaio vero, mio amico, che è talmente testardo nell’essere comunista, che pur nella fame assoluta, con due figli che sono scappati, uno al nord Europa e l’altro in Australia per lavorare, continua ancora a tenere il pugno chiuso e non per tirare pugni a destra e a manca ma bensì, per indicare l’appartenenza a qualcosa che non esiste più e che comunque, Renzocchio, se mai esistesse, non rappresentava. Perché lui era la marionetta delle banche, del potere, era il servetto fedele della Germania che faceva finta ogni tanto di contestare non partecipando a qualche riunione dove, in realtà, non si doveva decidere niente.
Il Pd, non è più un partito di sinistra e una accozzaglia, questa sì, di svariate anime: radicale, comunista, socialista democristiana ecc. tenuta insieme solo dal collante del potere e dal controllo della vita politica. Da partito comunista si è trasformato a partito di conservatori, basta vedere le tabelle delle fasce di età che hanno votato Sì.
Il danaro può comprare tutto ma mai la dignità e la decisione di un popolo. Ed il popolo ha votato e scelto la democrazia a discapito di una oligarchia della specie peggiore, quella per intenderci che Platone e Aristotele consideravano “forma di governo degenerata”.
Adesso fate una buona legge elettorale e fate decidere gli italiani da chi devono essere governati, così come si faceva (quasi sempre) da settant’anni a questa parte. E Santo Dio, mettete uno sbarramento che sia sbarramento per liberarci, una volta per tutte, dei partiti a conduzione familiare. Non se ne può più!