L’opinione. Quanto è vicino il Nord
- Bruno Salvatore Lucisano
Un noto giornalista, pagato anche per far comparsate a San Remo, veneto anche lui ma senza vergogna, le ruberie, i furti e le rapine, le chiama mazzette. Dove c’è un’associazione che ruba i soldi dei contribuenti, con un lavoro che dura oramai da trent’anni, la ladreria e la grassazione le chiama mazzette.
E per un attimo ho immaginato ed ho trasferito con la mente la putrida acqua della laguna veneta, alle falde di San Luca in luogo del laghetto che non c’è più e, la prima reazione, è stata una grande risata di gusto. Associazione a delinquere di stampo ‘ndranghitistico/mafioso e lì, giù con il veleno sul sud e sulla sua gente.
Ma lo sa il giornalista di grido che neanche la più grande organizzazione mafiosa pretende più del tre percento sui lavori e a Galan gli davano un milione l’anno? Uno che prende e pretende più di un padrino lo vogliamo sputare in piazza o no? Perché non gli diamo una condanna per associazione di stampo mafioso? Forse perché è veneto e questa legge è invece concepita e messa in pratica, per la costruzione di una casa vicino al Santuario Madonna di Polsi, dove l’appalto non è sufficiente neanche per fermare un’onda della laguna? Ma non vi vergognate?
Perché al Sindaco di Venezia non gli fate provare il brivido del carcere e lo mandate agli arresti domiciliari?
Sto pensando se fosse stato il sindaco di Africo o di Platì, il posto più vicino, in luogo dei domiciliari, sarebbe stato il carcere di Voghera!
Ci sono dentro anche un Giudice e un Generale della Finanza ma qui, in Calabria, ci occupiamo dei preti ‘ndranghitisti.
I lavori di quest’ opera, senz’altro utile, per una delle più belle città del nostro paese, erano stati consegnati nel 1988 per essere conclusi nel 1995, sono passati quasi vent’anni da questa data e ancora sono li a produrre barriere e quelle che al nord chiamano mazzette.
Doveva costare un miliardo e trecento milioni di euro, siamo arrivati a sei miliardi di euro!
Bastava ricoprire la laguna con tutte queste bustarelle (magari in plastica) di denaro pubblico, per non far venire su l’acqua alta!
Speriamo che i lavori sulla Salerno Reggio Calabria durino altri cento anni e speriamo pure che i politici del Nord e quanti sputano fango sulla nostra terra, trovino il tempo di riflettere e capire che la corruzione è dappertutto e che i soldi non puzzano e hanno lo stesso effluvio, in tutte le Regioni italiane.