La fiera delle ipocrisie dall’Aspromonte alle Alpi in ricordo di Falcone
- Ruggero Calvano
Si apre di buon’ora la fiera delle ipocrisie, per la commemorazione di Giovanni Falcone e degli uomini della sua scorta. Visi contriti, parole pregne.. e dietro il nulla. Il niente di uno Stato che continua a essere inesistente nel sud, il vuoto di una politica parolaia distante dai bisogni e dai problemi. Un paese ipocrita che abbatte gli eroi e poi li piange. E fra i tanti volti tristi magari ci sono quelli dei carnefici, che hanno combattuto in vita Falcone e ora lo piangono da 21 anni. Una fiera delle ipocrisie che ritroveremo con disgusto a luglio, per ricordare Borsellino e i suoi.