La riflessione. La memoria: fumi dei camini e carne bruciata
- Bruno Salvatore Lucisano
La memoria che cresce nell’odio, nella disuguaglianza, nell’invidia, nella fame, nel malessere diventa esperienza, esperienza terribile che porta alla sopraffazione, alle guerre, alle faide. E saranno altri i giorni della memoria, e altri ed altri; saranno i fumi dei camini come il campo di Auschwitz, dove l’odore della carne bruciata rimarrà in eterno nell’aria. Ed il fumo che abita quel cielo non è altro che la vergogna degli uomini.
Nella memoria di oggi, quella di Auschwitz, si determinò la “soluzione finale della questione ebraica”, un indegno e disgustoso eufemismo, con il quale i nazisti pensarono allo sterminio degli ebrei. Ecco, mentre la memoria va per quel tempo e quei luoghi, sarà bene avere contezza di quello che succede oggi nel mondo, e - vi giuro - non c’è bisogno di memoria ma basta una televisione o un computer. Va bene anche un telefonino, ce l’hanno anche i ragazzi dell’asilo.
… e la memoria, la memoria tornerà tra le onde del mare, dove diventa acqua salata la pelle nera, e mangime per i pesci la carne degli uomini.
*la foto che ho scelto non è casuale ma è per dimostrare che oggi, sì proprio oggi, ci sono baracche più indegne di quelle.