La riflessione. Termini comuni passati di moda
- Franco Blefari
A Benestare, da ieri manca l'acqua per un guasto nella "calateglia del farmacista" (discesa dove sorgeva la farmnacia ), angolo edicola Galletta, che si spera di riavere prima di mezzogiorno. Questa potrebbe essere la notizia da cinque/dieci righe per un giornale. Ma la miseria umana, in casi del genere, si appropria di termini comuni già passati di moda per battere a macchina con la sua Olivetti questa... piccola notizia. Un "illuminato" cronista di paese avrebbe telefonato al giornale per dare la notizia, di cui si parla nelle case ed in ogni vicolo di strada, specie nei bar, dove, mancando l'acqua nei rubinetti, non possono fare il caffè, e avrebbe annunciato urbi et orbi: " Il prezioso liquido sta per tornare nelle case di Benestare". E dopo il trito e ritrito "prezioso liquido" - perché senza questi due termini non può dare la notizia, il collaboratore del giornale, che si spaccia per corrispondente, avrebbe rassicurato che l'ufficio tecnico del Comune "ha attivato tutte le procedure del caso" (altro trito e ritrito!) per garantire agli abitanti entro oggi l'erogazione dell'acqua. E nell'intervista al sindaco, fotografato con altre sei o sette persone intorno allo scavo dove c'era il guasto, non sarebbe scappato al solerte cronista di chiedere "al primo cittadino" (una volta un sindaco veniva chiamato così) il messaggio da mandare ai suoi concittadini per festeggiare l'imminente ritorno dell'acqua nei rubinetti delle case. Parlavo di "miseria umana"? Proprio quella che mi accompagna in questi tempi di morta poesia, scrivendo queste cose e vedendo "quali furnu fuma". Che non traduco.