Lucano Da Riace
- Bruno Salvatore Lucisano
C’è un piccolo paese in Calabria, un coccio di mondo che oggi, in una giornata di vento freddo, nella piccola piazza davanti alla chiesa, assomiglia ad una piccolissima metropoli dove, per un miracolo di un uomo, si respira la vera essenza dell’esistenza: la fraternità. In tutte le accezioni. Senza riserve, senza se e senza ma. Non servono discorsi e fanfare. Disquisizioni e precisazioni. Stamattina, appena uscito dalla chiesa di Riace, ho incontrato un buon numero di ragazze di colore, di colore perché colorate da un sorriso di speranza e di gratitudine per l’accoglienza e per il posto dove stanno che per loro significa un mondo migliore. Poi l’incontro con chi ha pensato, voluto e realizzato, un miraggio straordinario di ospitalità e di accoglienza. Il sindaco Lucano che già ci aveva ospitato come “Poeti in Piazza” quando la poesia popolare, andava in giro, con gente che la conosceva bene e sapeva cosa fosse e cosa rappresentasse.
Un veloce saluto, aveva fretta il sindaco, doveva accompagnare alcuni dei suoi nuovi cittadini da qualche parte.
Riprendo piano la strada del ritorno e penso…penso che ci sono idee, intuizioni che non appartengono alla sfera umana ma si manifestano attraverso un messaggio, un segnale divino.
Credo che il sindaco Lucano, nel momento in cui ha fatto la scelta che il mondo conosce e cioè quella che gli uomini sono uomini tutti, abbia avuto una illuminazione sacra e celestiale. Lucano è un miracolato e cioè ha ricevuto il dono della fraternità, della solidarietà che è pregio solo delle menti affrancate da condizionamenti. È il dono degli uomini liberi.
Viva la libertà.