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Nicotera. L'Arena? La solita imboscata degli anti di professione

  •   Antonella Italiano
Nicotera. L'Arena? La solita imboscata degli anti di professione

Angelo Maggio: Alla fine si sono dimostrati peggiori di quanto avessi immaginato. Il triste Klaus Davi ha interrotto in modo arrogante e provocatorio Arturo, soltanto per dire delle banalità che non sentivo da anni, mentre Arturo ha dovuto zittirlo quando invece sarebbe stato opportuno un intervento di Giletti. Il video di Saviano (che ancora è convinto che le minacce alla squadra femminile di calcio a 5 di Locri le abbia fatte la 'ndrangheta per sgranchirsi le dita anchilosate dal conteggio dei soldi provenienti dal traffico di cocaina) ha fatto definitivamente aumentare il volume dei miei gioielli di famiglia. L'apice è stato poi raggiunto e superato con l'intervento di una tipa meravigliosa che si è allineata alle banalità di Klaus Davi; senza per questo voler tralasciare Il sacerdote (HIP HIP HURRÁ) che ha ribadito la mancanza di un nesso tra l'elicottero e l'acqua inquinata. Un'ultima riflessione la vorrei dedicare alla giornalista Enza Dell'Acqua: «Ditele che in Calabria per fare inchiesta basta leggere il BURC e che un addetto ai lavori mi ha personalmente riferito che lui l'acqua di quella zona non la berrebbe in nessun caso».

Ha fatto molto discutere il programma "L'Arena" condotto da Massimo Giletti che, questo pomeriggio, si è occupato della sanità calabrese, ospitando il commissario Massimo Scura, di assenteismo un po' in tutta Italia, e del caso - anzi "dei casi" - Nicotera. Cittadina promossa agli onori della cronaca nazionale grazie ad un matrimonio e a qualche buona penna.

Ospiti la giornalista Enza Dell'Acqua e l'ambientalista Arturo Lavorato, attorniati da nomi di spicco dell'anticrimine professionale, che si ciba e si ingrassa dell'indifeso Sud.

Dalla maglia di Arturo, su cui trionfava la scritta "Il mare Nicotera appartiene a tutti. Difendiamolo", bandiera di lotta nicoterese, ci si sarebbe aspettati che l'argomento finisse sui sei mesi di lotte ambientali che hanno caratterizzato il Movimento 14 luglio, da egli rappresentato. Sull'acqua torbida. Sul mare inquinato.

Invece un tristissimo show in cui la nobiltà del sentimento ambientalista si mischia con l'assurdità di un elicottero nuziale, così come si intrecciano (male) fatti, articoli di giornali, rapporti umani. Un calderone in cui ad emergere sono quelli che per primi urlano "la 'ndrangheta è una montagna di merda": applauso e primo piano. Mentre Impastato muore mille volte al giorno per il nostro egocentrismo.

E chi la legalità la traduce in obiettivi silenziosi, concreti, collettivi, e - soprattutto - quotidiani, va a finire nel solito giro: il prete della 'ndrangheta, il movimento della ndrangheta etc. etc.

Certo è che, a scrivere di ambiente e di ambientalisti, non si finisce da Giletti. Ne sanno qualcosa Davi e Saviano. E lo hanno intuito anche tutti gli altri...


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