Parole in libertà. A parte la 'ndrangheta, tutto il resto "funziona"
- Antonio Strangio
A leggere i quotidiani regionali, lasciando perdere quelli a tiratura nazionale, sembra che nella provincia di Reggio, e della Locride in particolare, non esistano problemi, e che il vero problema sia soltanto uno: la ‘ndrangheta.
Il che, ovviamente, implica e impone a tutti di parlare solo e soltanto di legalità, dando voce ai protagonisti dell’antimafia la cui unica ragione di vita è costituita dal fatto che la mafia, che in Calabria si fa chiamare ‘ndrangheta, esiste.
Parlare da uomo a uomo, come diceva Corrado Alvaro. A qualsiasi livello e in ogni luogo. Basta che se ne parli, perché altri problemi non esistono, e se esistono non ci devono interessare.
Perché le scuole funzionano; i precari non sono più precari; i vecchi non sono più soli; i giovani hanno trovato tutti una buona occupazione facendo cadere vertiginosamente l’indice dei disoccupati, al punto che non emigrano più; la sanità funziona e ci possiamo fidare; i treni sfrecciano veloci a tutte le ore; la Statale 106 è un nastro ultramoderno; i forestali vengono pagati puntualmente e hanno finalmente una nuova agenzia che non ha bisogno di commissari che durano in carica per più di cinque anni; i Comuni non sono più in odore di dissesto; i paesi sono belli, puliti e ordinati, perché la raccolta dei rifiuti solidi urbani funziona come un orologio svizzero; lo Stato centrale manda soldi come se piovesse; e da secoli non conosciamo l’urlo dei torrenti e delle alluvioni.
Solo la ‘ndrangheta esiste, e in quanto tale va combattuta in tutti i modi e con ogni mezzo possibile.
Meglio ancora se si tratta di convegni e sfilate, perché è chiaro che nessuno in pubblico parlerà bene del male e ogni sfilata sarà di grande effetto e si meriterà le colonne principali dei giornali.
Al diavolo poi le regole e la condotta quotidiana. Chiunque può comportarsi diversamente se ha gridato forte il suo no a tutte le mafie, ha partecipato a una sana e salutare conversazione tra esperti e si è poi infilato nella sfilata di turno.
Questo è quello che conta, e soltanto così si combatte la ‘ndrangheta. Tutto il resto è davvero noia, perché soltanto così i quotidiani regionali avranno motivo di essere e spazi da riempire, professionisti da intervistare e mostri da inventare, chiedendo analisi a trecentosessanta gradi. Tragedie da raccontare.
Cronaca nera che purtroppo farà diventare nero tutto.
Anche la buona coscienza degli onesti!