Pensiero (a Patrizia, in memoria)
- Bruno Salvatore Lucisano
Hai accarezzato la morte, come si fa con una persona cara. L’hai accolta senza nessuna meraviglia o sorpresa e l’hai accettata senza mai nominarla. Non ti ha vinto la morte ma ti ha voluto con se, prima del tempo, del tempo lungo in cui ognuno spera. Conosco gli ultimi giorni che hai vissuto in silenzio assieme a lei, sotto lo sguardo muto e smarrito di una madre che ti ha assistito fino alla fine, ma sono certo che non ti sei piegata, gli hai dato filo da torcere e nessuna soddisfazione. Sei stata grande ed orgogliosa nella sofferenza, un soldato nel dolore, una eroina in una guerra senza alcuna speranza di vittoria. Mai prona! Mai vinta! Non so bene se c’è una strada che porta in cielo, a Dio, ma se mai ci fosse, tu la troverai e la percorrerai fino alla meta. Fiera e nobile così come sei stata fino all’ultimo alito di vita e di speranza. Ora riposa in pace, Patrizia, non devi più lottare ma aspettare, con la pazienza che bene conosci, la chiamata che porta al cielo, un cenno del Bene Divino che presto, troppo presto ti ha voluta al suo fianco. Preparati per questo lungo viaggio con la forza e la sopportazione che hai avuto nella tua non lunga e martoriata esistenza. Riposa, adesso non sentirai alcun dolore…