Platì ancora sulla graticola! Ma a chi giova il non ritorno alla democrazia?
- Mimmo Musolino
Se a soli due giorni dalla chiusura della campagna elettorale un cittadino entra a gamba tesa ed in maniera impropria tanto da turbare e forse addirittura vanificare il normale svolgere del sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione all’art.21 e 48 ecc. in una campagna elettorale che si sta svolgendo in maniera pacifica e democratica, credo che se non commette un reato penale è almeno sanzionabile in maniera abbastanza severa e inappellabile.
Ma evidentemente, ed è un concetto che si rafforza di giorno in giorno in questa nostra Italia, la legge non è più (e chissà da quanto tempo) uguale per tutti. Purtroppo c’è da registrare un altro macigno di dimensioni apocalittiche che si abbatte sulla“sventurata” cittadina di Platì. Ci sono da registrare delle pubbliche dichiarazioni alla stampa nazionale del vice presidente della Commissione Nazionale Antimafia, l’onorevole Claudio Fava. Ho dovuto leggere, sulle elezioni a Platì, parole toccanti e scioccanti per chi come me ha creduto (anche con duri e gravi sacrifici ) sempre nei valori della democrazia, della libertà, della giustizia e soprattutto nella Costituzione che racchiude tutti i valori ai quali debbono attenersi i cittadini italiani (tutti i cittadini italiani, nessuno escluso ed anche i deputati, e per primi e come esempio).
Queste le parole del vice presidente della C. n. a.: “… nessun candidato viola il codice di autoregolamentazione ma DECINE di candidati hanno rapporti di amicizia con le cosche che gestiscono il territorio e che fanno essere concreto il pericolo che il comune continui ad avere una democrazia sospesa” ed è anche detto, dalla suddetta Cna, che vengono rispettati i criteri di legge, detta Severino, e soprattutto gli art, 10 e 11 sulle incompatibilità ed ineleggibilità. Chiedo scusa ai lettori di in Aspromonte on line ma un commento a queste parole mi riesce difficile anzi impossibile in quanto dovrei passare in rassegna, motivare e commentare una infinità di articoli del Codice Civile e Penale, di leggi e regolamenti è questo non è nelle mie possibilità, anche temporali.
Ma non è difficile gridare lo sdegno più forte ed amaro a tutti coloro che pretendono, in nome di una falsa e ipocrita politica, che si rinneghino le proprie mamme, ed i propri padri, ed i propri fratelli e sorelle, le proprie radici, tradizioni di civiltà e cultura, e la propria terra e senza potere avere neanche la possibilità di una possibile redenzione svilendo anche i sacramenti che abbiamo appreso fin da bambini nelle Chiese. Di sicuro mi auguro che domenica prossima, 5 giugno, gli elettori di Platì si rechino in massa alle urne per dimostrare la loro fede nella libertà, nella democrazia, nella giustizia ed ai valori fondanti della Costituzione.