Prisdarello, Gioiosa Jonica. Ancora offese ai cittadini della Locride
- Giuseppe Mammoliti
Le Iene, nota trasmissione imperniata su inchieste (quasi giornalistiche) tese a ridicolizzare, smascherare situazioni e “approfondire” argomenti di cronaca attuale, hanno preso di mira la minuscola comunità rurale di una frazioncima di Gioiosa Ionica, provincia di Reggio Calabria.
Argomento della trasmissione è una chiesetta realizzata, secondo la tesi de Le Iene, con denari della ‘ndrangheta, per come riferito da un pentito.
Intanto ci sarebbe da osservare come questi baldi “giornalisti d’assalto” vadano a indagare su cosucce da nulla, ammesso che le dichiarazioni del pentito siano veritiere, tralasciando le cose serie e di molta più importanza.
Sembrerebbe che, sulla scia delle vicende di Platì, ad essere presa di mira sia la chiesa. A Platì la intelighenzia lobbista ha bollato come ‘ndranghitisti i platiesi e persino la chiesa per aver concesso la sala parrocchiale per un pubblico dibattito finalizzato a dare una risposta collettiva, quindi condivisa della cittadinanza, all’onorevole Marco Minniti che ha avuto l’infelice idea di accostare Platì al terrorismo cosiddetto islamico.
Le Iene, ovviamente, stanno cercando di seguire quella pista, ancora calda, che tanto scalpore ha suscitato nella Locride e nel paese in generale. Bussiness is bussiness!
Ma vediamo di analizzare un po’ i fatti.
Prisdarello è una piccolissima frazione del comune di Gioiosa Ionica abitata da circa 50, è il caso di dirlo, anime.
Queste persone, tutte di fede cristiano-cattolica, hanno pensato di realizzare una chiesetta che rappresentasse l’unità della piccola comunità.
I cittadini si sono quindi autotassati e con i fondi raccolti hanno edificato il piccolo luogo di culto. Ovviamente chi più poteva più ha dato.
Il personaggio incriminato di essere ‘ndranghitista, un certo Simonetta, avrebbe dato di più. E aveva i suoi buoni motivi!
Le Iene, ignorano o hanno fatto finta di nn sapere che il signor Simonetta possiede un ristorante ubicato a qualche decina di metri dalla chiesetta incriminata. E lui sapeva che quella chiesetta avrebbe richiamato tutta la gente della contrada e i suoi affari ne avrebbero beneficiato, come in effetti sembra essere stato.
Sembra addirittura che anche molte persone del vicino centro capoluogo andassero a messa a Prisdarello per poi pranzare nel vicino ristorante del signor Simonetta anche perché i prezzi erano veramente modici (anche lo scrivente ha avuto il piacere di pranzare in quel locale, caratterizzato da sobrietà, prezzi contenuti e una cucina casareccia).
Quindi il maggior importo versato dal Simonetta può essere visto come un investimento che nei fatti ha dato i suoi frutti.
E la ‘ndrangheta? Personalmente non ho mai avuto l’impressione di frequentare un locale di ‘ndrangheta anzi, tutt’altro. Il locale era del tipo popolare o ultra popolare. Nulla a che vedere con certi locali pomposi e sfarzosi tipici ed espressione di alcuni particolari ambienti.
Credo invece che in tutto ciò sia dovuto ad un “effetto trascinamento” creato dalla situazione platiese e che Le Iene abbiano pensato bene di battere il ferro mentre è caldo.
Ma è accettabile tutto ciò?
É ammissibile che dai mass media, un giorno si e l’altro pure venga riversato tonnellate di fango sui cittadini della Locride? É mai possibile che con tutti i problemi che affliggono questo sfortunato lembo di terra ad essere oggetto di interesse siano questi fatti marginali di nessuna importanza tangibile ma portati all’attenzione del grande pubblico solo per il fatto che sullo sfondo si agita il fantasma della ‘ndrangheta nella veste di finanziatrice della chiesa. mah!
Ma perché Le Iene non vanno ad indagare su altri aspetti della realtà calabrese?
Perché non indagano sui disastri della sanità che vede, annualmente, 500.000 persone che dalla calabria vanno a curarsi al nord?
Perché non indagano sui circa 17.000 laureati che annualmente sono costretti ad emigrare in cerca di lavoro?
Perché non indagano sulle cause dello spopolamento dei paesi della fascia ionica a o sulle opere pubbliche da realizzare e che nessuno finanzia?
Si cerca lo scoop ad ogni costo e purtroppo da noi, lo scoop lo fanno solo se si parla di fatti che direttamente o indirettamente vedono protagonista la ‘ndrangheta.
Ma è giusto tutto ciò?