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Regione Calabria: un generale per Calabria Verde, e Lucano nella Top50 dei potenti

  •   Mimmo Musolino
Regione Calabria: un generale per Calabria Verde, e Lucano nella Top50 dei potenti

È da quando sono ragazzo (aiutavo mio padre a condure la nostra piccola azienda agricola, quasi un orto botanico per la ricchezza di varietà coltivate, sia erbacee che arboree) che mi occupo di agricoltura e di boschi, anche e soprattutto per il mio impegno lavorativo prima in Ovs (Opera valorizzazione Sila), poi in Esac (Ente sviluppo agricolo della Calabria) e successivamente all’Arssa (Azienda regionale sviluppo servizi agricoltura) ed oggi, ma io sono in letargo, Arsac (Agenzia regionale servizi agricoltura Calabria).

Sempre lo stesso Ufficio, ma con le diverse denominazioni e sigle descritte. Non era difficile nelle montagne, nei campi ed anche nelle città calabresi, sentire accostare, in generale ma non in via eccezionale, l’allora Forestale (poi Afor ed oggi Calabria Verde: cambio di etichetta o sigla, però stesso ufficio, funzioni e personale) ad ambienti e personaggi della ‘ndrangheta o comunque a dei pezzi di “malacarne” nullafacenti, e al peggiore parassitismo statale.

Questo sommario ed ingiusto paragone, suffragato – ed era uno dei cavalli di battaglia – da certa stampa nordista, fu poi cavalcato selvaggiamente dalla Lega Nord, e anche da certa“intellighènzia” nostrana.

Oggi il governatore della Calabria, Mario Oliverio, annuncia solennemente che ha finalmente trovato il rimedio giusto e la persona adatta affinché nel “nuovo” ente regionale Calabria Verde tutto si possa aggiustare e rendere legale, trasparente e democratico. Quindi nomina commissario Aloisio Mariggiò, generale dei Carabinieri, l’Istituzione, che dal risultato di un sondaggio risulta l’Istituzione nella quale gli italiani ripongono più fiducia. Il generale Aloisio Mariggiò proviene, ed è un altissimo esponete, dalla Dia (Direzione investigativa antimafia).

Allora, probabilmente, bisognava fare prima questa scelta e assecondare le opinioni sopra descritte e tante sciagure amministrative si sarebbero evitate.

Ma se per governare gli uffici pubblici nella Regione Calabria sono necessari i migliori e più prestigiosi uomini dell’Arma dei Carabinieri, che sono depositari di ben altri compiti e doveri rivolti alla tutela e sicurezza dei cittadini, non sarebbe più semplicemilitarizzare tutta la Calabria ad iniziare da molte assemblee elettive (e certamente non parlo del pannicello caldo dello scioglimento per inquinamento mafioso) considerando che si dimostrano inadeguate e inadempienti a svolgere le funzioni che gli assegna la Costituzione? O forse è per questo che la stessa Costituzione si vuole stravolgere?

Mi auguro, anzi sono sicuro, che il commissario-generale incominci, da subito, a ripulire e igienizzare l’Ente da eventuali “topi di segreterie politiche” e/o “scalda-poltrone” e riesca a far svolgere a Calabria Verde le funzioni proprie dettate dalla legge. E che da Ente spreca-dilapida risorse pubbliche, questo possa diventare un esempio di produttività e legalità, anche e soprattutto valorizzando le professionalità ed eccellenze, i laureati in Scienze ed idraulica forestale, in Agraria, ed Ingegneria, ed altre idonee professionalità che pur esistono nell’Ente e forse vengono trascurate a vantaggio di incompetenti e raccomandati.

E meno male che in Calabria esistono degli esempi clamorosi che dimostrano che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.

Come il comune di Riace, che prima era famoso solo per i Bronzi, e che oggi vede inserito il suo sindaco, Mimmo Lucano, comeunico personaggio dell’Italia intera nella Top delle 50 personalità più potenti del mondo, secondo la prestigiosa rivista americana“Future”.

Ma è una potenza, come sostiene lo stesso sindaco, di umiltà e di servizio verso le persone (circa seimila nell’arco degli anni) disagiate e bisognose come i profughi che hanno trovato alloggio, vitto e tanta affettuosa accoglienza (come è antica tradizione del popolo calabrese) e pertanto un’effettiva, operativa e seria integrazione con la popolazione locale di questo piccolo paese. Posto al confine della provincia di Reggio Calabria, ma grandissimo per generosità e senso civico.


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