San Luca, il commissario Gullì non si tocca
- Antonio Strangio
Quando mancano poco meno di due settimane alla scadenza del mandato del commissario prefettizio, arrivato a San Luca la mattina del 13 giugno 2015, tutti hanno paura che il dottor Salvatore Gullì, sarà mandato via, trasferito ad altra sede, con la scusa che è stato promosso di ruolo e quindi inviato in un altro ufficio più grande e più importante di San Luca.
Se così sarà, la gente di San Luca è disposta a scendere in piazza e fare le barricate, perché quando un dirigente dello stato fa in pieno il suo dovere, e fatto ancora più importante, la gente, che non ha mai suonato le trombe e fatto i salti di gioia all’arrivo dei commissari, soprattutto quelli straordinari, è contenta e felice perché il dottor Gullì di Messina, più che un commissario è stato un sindaco a trecento sessanta gradi, pensare di trasferirlo significa soltanto non volere il bene del paese interessato, e mandare all’aria il grande lavoro di un anno.
Tutti parlano dell’uomo e soprattutto del dirigente dello stato che in poco tempo ha saputo tamponare e far ripartire una barca che faceva acqua da tutte le parti. Tanto è vero che diventa quasi impossibile, per non dire una scommessa, riuscire a trovare qualcuno tra la gente di San Luca, disposto a parlare male del suo operato. Ne abbiamo avuto conferma, se c’era bisogno, in occasione della presentazione del libro della giovane scrittrice Miriam Giorgi. Appena nella sala teatro dell’Istituto Comprensivo “Don Giuseppe Signati” è entrato il commissario prefettizio, è stato un seguito di mani che applaudivano e di gente che si alzava dal proprio posto per andare a salutarlo, stringergli la mano, o più semplicemente per chiedergli qualcosa, o ringraziarlo per quello che era riuscito a fare. Abbiamo provato, andando in giro per il paese e interrogando la gente a trovare almeno uno disposto a parlarne male, ma è stata una fatica va. Il dottor Gullì è voluto bene da tutti, e quello che più conta gode della totale fiducia di tutta le gente di San Luca. Ne parlano bene anche gli operai forestali di Calabria Verde, che con lui alla guida del comune sono riusciti ad instaurare un rapporto di fiducia e di lavoro molto proficuo per il comune e anche in grado di stimolare la vocazione professionale degli operai forestali, guidati dal direttore, geometra Giorgio Cotroneo. Una collaborazione proficua che ha portato al ripristino dell’acquedotto comunale, un operazione che ha consentito al comune di abbassare i costi del servizio e di conseguenza anche la tassa sull’acqua, mentre altre squadre di operai stanno provvedendo a mettere in sicurezza alcuni punti strategici del paese, con opere di gabbionatura. Un’operazione di consolidamento, autorizzata da un altro commissario, il generale dei carabinieri Aloisio Mariggiò, chiamato a guidare e a cercare di sanare Calabria Verde, una delle aziende più grandi della regione Calabria, che a San Luca conta poco meno di 250 operai su un territorio di circa 11.000 ettari.
Per capire e valutare meglio la portata del lavoro del dottor Salvatore Gullì, in questi quasi dodici mesi di gestione ordinaria, basta leggere bene la dichiarazione del parroco di San Luca don Pino Strangio: «Al dottor Gullì spetta il merito di aver rivalutato qui a San Luca, la figura paterna dello Stato». E non è poco se pensiamo che fino ad oggi, diverso è negativo era il concetto che si aveva dei commissari prefettizi o straordinari, incaricati soltanto a vessare e penalizzare ancora di più i cittadini dei paesi dove queste figure venivano incaricate di gestire la cosa pubblica.
É stata fatta pure una petizione popolare. Si parla di 700 – 800 firme pronte ad essere spedite al prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino. Un ulteriore segnale dell’ottimo e proficuo rapporto che si è stabilito, tra il dottor Gullì e la gente di San Luca.