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Sanità: la risposta di Massimo Scura a Oliverio

  •   Redazione
Sanità: la risposta di Massimo Scura a Oliverio

CATANZARO. A ventiquattro ore dall'attacco a mezzo lettera del governatore Mario Oliverio sulla sanità arriva la risposta del commissario ad acta Massimo Scura. Ed è durissima. A partire dal «notevole sbigottimento» sottolineato dal commissario ad acta che in apertura si preoccupa di evidenziare come sia «quanto meno singolare che gli organi istituzionali di una Regione sottoposta a piano di rientro assurgano a giudici di legittimità dei provvedimenti adottati da un organo governativo che, per sua vocazione, ha chiaramente dei poteri sostitutivi rispetto a quelli spettanti agli stessi organi regionali che hanno espresso la censura». Tradotto, giù le mani dalla sanità. Al massimo, spiega in apertura il commissario ad acta, «nell'eventualità che detti organi regionali ritengano che siano stati assunti provvedimenti illegittimi, nulla vieta agli stessi di assumere le opportune iniziative dinanzi alle competenti autorità giurisdizionali per provocare, ove realmente sussistente, la rimozione della illegittimità o semplicemente la sua censura». Al di fuori dei tribunali – dice chiaro Scura – «la struttura commissariale non discetterà – né è tenuta a farlo – della legittimità degli atti adottati». Paletti chiari – e a quanto pare inamovibili – che non escludono «ogni rimedio a tutela del buon nome e dell'onorabilità del commissario e del sub commissario».
Insomma, una dichiarazione di guerra in piena regola, previa a qualsiasi chiarimento nel merito. Che arriva a continuazione.
«Quanto alla asserita carenza di istruttoria – sottolinea Scura - il dirigente generale del dipartimento si è rifiutato di sottoscrivere alcuni dei principali atti di programmazione previsti dal piano di rientro, quali i Dca 30/2016 e 64/2016 di riorganizzazione della rete ospedaliera; il Dca 31 sull'autorizzazione all'esercizio della Marrelli Hospital; il Dca 113/2016 di approvazione dei programmi operativi 2016-2018, che rappresentano il piano industriale della sanità calabrese e la cui approvazione è richiesta dalla legge statale». In più, scrive il commissario «tutti i provvedimenti ora richiamati sono stati redatti con la collaborazione dei dirigenti di settore del dipartimento stesso e, soprattutto, pienamente condivisi ed approvati dai ministeri vigilanti, a riprova della pretestuosità delle censure mosse». E ancora – aggiunge il commissario «tali provvedimenti prevedono un cronoprogramma di attività con relative scadenze idonee, se rispettate, a fare uscire la Regione Calabria dal piano di rientro nei tempi concordati con il governo». Per questo, per il commissario quanto dichiarato da Oliverio riguardo la "strana coincidenza" tra "la sollecitudine nella illegittima distribuzione delle risorse e la Legge di Stabilità 2017" «è offensivo nei miei confronti e nei confronti del subcommissario». Forse – chiede maliziosamente Scura ad Oliverio – «Lei si riferisce agli anni fino al 2014, quando i "budget" si distribuivano a ottobre-novembre dell'anno in corso, ossia a consuntivo, con il rischio di dover pagare degli extrabudget e per giunta delle prestazioni spesso inappropriate». Adesso, dice il commissario, la musica è cambiata. «Dal 2015 non si distribuiscono più "budget", si acquistano invece dai privati prestazioni appropriate e riguardanti i 70 Drg maggiormente soggetti a mobilità extra regionale, secondo regole condivise con i privati stessi. Il fatto poi che si riesca a farlo prima dell'inizio dell'anno di riferimento è coerente con il programma operativo e il tutto è molto apprezzato dagli stessi erogatori privati, che hanno un intero anno per programmare la loro attività».
Per quanto riguarda le assunzioni previste dal Dca 134/2016 e la proroga di numerosi contratti a tempo determinato, Scura sottolinea: «È il frutto di un lavoro iniziato a febbraio e dei continui confronti con i direttori generali/commissari delle aziende, che hanno sollecitato le stesse assunzioni, come dimostrano le innumerevoli note da loro inviate alla struttura commissariale e i verbali di riunione da loro sottoscritti il 30 ottobre, il 12 e il 19 dicembre 2016 con la struttura commissariale e, quando presente, con il dirigente di settore del dipartimento». Per altro, aggiunge il commissario, «pensare di attivare nuovi servizi o di migliorare l'assistenza ai pazienti senza nuovo personale mi sembra un'utopia». Insomma, l'idea di Oliverio di bloccare le assunzioni fino a nuove nomine, non va d'accordo con annunci e inaugurazioni. In più – aggiunge il commissario – «il pacchetto assunzioni, peraltro condiviso con i ministeri affiancanti dell'Economia e della Salute, come è noto al dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute e al dirigente di settore presenti agli incontri a Roma, risolve il problema occupazionale di molti giovani che rischiavano di vedere le loro graduatorie non più utilizzabili dopo il 31 dicembre 2016 e quindi di veder sfumare la possibilità di un lavoro a tempo indeterminato».
Per Scura, Oliverio ha un problema molto serio. Di informazione. «Temo - afferma infatti il commissario - che su tutti gli argomenti descritti il livello delle informazioni che Le pervengono sia del tutto insufficiente e fuorviante». E sulle lunghe considerazioni politiche del governatore? «Non richiedono un mio commento – conclude Scura - in quanto non di mia competenza».

(Fonte: Corriere della Calabria)


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