Simone Moro rigetta le accuse sui social: «Io sono solo stato contattato, mai mi sono proposto per il recupero di Nardi e Ballard»
- Redazione
Arriva la risposta dell'alpinista Simone Moro a chi, qualche giorno fa, lo aveva accusato di aver speculato sul drammatico epilogo dell'avventura di Daniele Nardi e Tom Ballard al Nanga Parbat: «Titolisti sbrigativi e notizie falsamente riportate generano cattiva informazione e influenzano le opinioni [...] I social sono terapeutici per coloro che soffrono di incontinenza comunicativa, ma non pensavo potessi pure fungere da medicinale per costoro in un momento triste e drammatico come questo dove io sono solo stato contattato (mai mi sono proposto) e dove la mia disponibilità gratuita è stata data su specifica richiesta di tre differenti persone e gruppi di persone vicine a Daniele Nardi e mai spontaneamente offerta per marketing necrofilo o altro. Il fatto che le famiglie preferiscano che i loro cari riposino al Nanga Parbat è una libertà SOVRANA che va rispettata e che non si discute. Con questa loro volontà spero si chiuda definitivamente anche il tempo degli insulti e delle diffamazioni. Io sono stato in contatto telefonico con la fidanzata di Tom Ballard (Stefania Pederiva), col fratello di Nardi (Claudio), con il suo addetto stampa (Bruno Diotallevi) con un’amica dell’ex manager (Libera Delugan, colei che per prima mi ha chiesto dell’eventuale soccorso), con un gruppo di amici di Daniele che mi hanno scritto e con l’Ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo. Da loro sono arrivate richiesta di disponibilità o condivisioni di opinioni e riflessioni con finalità operative e costruttive. Le offese sono invece arrivate dalla tifoseria, piu o meno competente, che NON CONTATTATA DA NESSUNO ha peró voluto esternare in questi modi la sua verità e gridare i propri anatemi. Ma perchè non scrivete a me questo disappunto o il vostro odio come qualcuno ha educatamente e coraggiosamente fatto dal proprio profilo senza crearne uno fake? Io per Daniele e Tom continueró a dire una preghiera, perche non essere della stessa opinione su alcune cose o alcune scelte, non significa non volersi bene o non sentirsi facenti parte della stessa famiglia di innamorati delle cime, dell’esplorazione e della vita».