Un porto per tir o un approdo per il turismo?
- Redazione
«In questi giorni è esplosa l’annosa questione inerente il dislocamento del traffico pesante dal porto di Villa San Giovanni a quello di Reggio. È recente, infatti, il parere favorevole, espresso dal Ministero dell’ambiente, al progetto presentato dalla Caronte&Tourist per la creazione di un nuovo approdo dei tir in direzione Tremestieri con partenza da Pentimele. Tutto ciò ha dell’assurdo! Sia in termini di impatto ambientale che di viabilità, la città di Reggio si troverebbe, innanzi a tale scelta, estremamente deficitaria. Inoltre, non va dimenticato che, stando a recenti studi, il raccordo autostradale sul quale graverebbe il transito dei mezzi pesanti, non può in termini di tonnellaggio, sostenerne il peso e le gravose sollecitudini a cui verrebbe sottoposto continuamente. In consapevolezza di ciò non si può non tenere in debito conto il rischio di collasso strutturale - tema tristemente attuale - cui pare siano soggette le infrastrutture ed in particolare i viadotti costruiti mezzo secolo addietro.
Non vogliamo cadere però nella critica tout court e risulta necessario individuare una possibile soluzione a questa che rischia di divenire l'ennesima iattura per la nostra Città. Una soluzione praticabile ed anzi già progettata e, si dice, oggetto di risorse economiche poi definanziate, può essere rappresentata dallo storico progetto, per anni sostenuto e che prevedeva la costruzione, in località Bolano - presso Villa San Giovanni - di una banchina da adibirsi al solo traffico di mezzi pesanti. Tutto ciò da svolgersi in completa sinergia tra i comuni di Reggio e Villa, proprio in virtù dello status-troppo spesso dimenticato dall’attuale sindaco reggino, di città Metropolitana a cui Reggio e l'intero circondario come Villa San Giovanni dovrebbe, nei fatti, puntare. Tutto ciò, soprattutto interpretando il territorio con una visione nuova e dinamica, non più rinchiusa negli ambiti comunali bensì ampliata e finalizzata ad una logica di conurbazione dello Stretto con un asset prioritario tra Reggio, Villa e Messina. Ma forse tale visione è troppo ambiziosa per chi oggi amministra: pensare ad una nuova area urbana che riesce a valorizzare e non penalizzare le risorse naturali e le vocazioni delle aree, in primis Villa consolidandone il ruolo porto di collegamento dei mezzi pesanti verso la Sicilia proprio con la creazione del nuovo attracco di Porto Bolano, e lasciando il porto di Reggio alla sua vocazione turistica da ampliare proprio nella baia di Pentimele. Sinergia con Villa e soluzione che abiuri l'attracco dei tir a Reggio questo bisogna sostenere, atteso che sugli interessi privati di una società, non si possono giocare le sorti di una Città».
#AmaReggio / Stanza 101 – Cenacolo Culturale Impertinente